Discussione: Effetto luna
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Vecchio 09-04-2009, 16.56.01   #48
Ray
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Originalmente inviato da ellebi111 Visualizza messaggio
Ok..
Ci sono cose non verificabili e cose verificabili.
Se ci fosse una fascia di asteroidi ancora legati alla terra, essi sarebbero COMUNQUE visibili (chissà perchè le lune polverizzate di Saturno hanno creato gli anelli e sulla terra non dovrebbe succedere) e soprattutto continuerebbero ad esercitare (come la luna le maree) delle piccole modificazioni fisiche ma MISURABILI su quella che è la fisicità della terra stessa. Nulla di questo è presente e vi ricordo che è proprio con le modificazioni di traiettoria che sono stati individuati i pianeti più lontani, ben prina di averli visti.
In effetti per quanto riguarda la luna esiste una teoria che dice che è stata ottenuta dalla scorporazione dalla terra a causa di uno scontro, quando al terra era ancora "liquida". questo spiegherebbe anche il perchè l'oggetto in questione ruota alla stessa velocità della terra (si, se mostra la stessa faccia a noi significa che ruota!) e tante altre cose. Non voglio parlare dell'opera di G che sicuramente non conosco, però già il fatto che siano libri "incomprensibili", al di là del messaggio che può essere immenso può dare anche il dubbio che fosse scritto non da un eletto ma semplicemente da un "pazzo". Non escludo che le due cose siano anche compatibili ma allora cercare di interpretare tutte le affermazioni come riconducibili alla realtà fisica potrebbe risultare difficile.


(dai Ray... respiro profondo e risposta! )
Non mi servono respiri profondi, anzi lo sai che apprezzo il taglio razional-possibilista che spesso hai, aiuta parecchio molti a non farsi trasportare troppo facilmente nel sogno o, per dirla diversamente, a bersi qualsiasi cosa abbia un sapore per essi gradevole.

Detto ciò occorre puntualizzare alcune cose: i libri di G sono volutamente "incomprensibili" per motivi del tutto diversi dall'eventuale divulgazione di teorie sull'origine della Luna più o meno fantasiose... e uno di questi motivi, anche se non il principale, è il valore anche simbolico che si vuol dare a ciò che viene veicolato. Questo valore permette al lettore interessato alla cosa di sviluppare via via successivi livelli di comprensione.
Inoltre, il motivo per cui ho virgolettato incomprensibili è che essi non sono davvero tali. Sono solo difficilmente comprensibili... e questo per la serie di motivi di cu in parte abbiam detto, con l'altro lato della medaglia che fa si che siano, di conseguenza, facilmente travisabili.

Ora, per quanto riguarda l'origine della luna, G. riporta ciò che ha trovato nelle antiche tradizioni, negli antichi saperi, su cui è riuscito a mettere le mani.
Effetivamente il succo di tale teoria (che è un argomento abbastanza secondario del libro) sottolinea l'origine "terrestre" della luna, per poi sottolinearne meglio la differente "nutrizione" a cui è andata incontro.
Non dice, ad esempio, che questi asteroidi siano tuttora presenti, quindi non ci permette di negarla con questo semplice fatto (sempre che il riuscire a negare un aspetto, in questo caso secondario, di una teoria permettta di negarla tutta).

Tu stesso dici che l'origine terrestre della luna è ben possibile e che, tra l'altro, spiegherebbe benino alcune particolarità perlomeno curiose (probabilità che un asteoride di origine "esterna" abbia la stessa rotazione? Prossima a zero?... per quel che ne sappiamo, ovviamente).
Adesso consideriamo un altro fatto, di provenienza storica piuttosto che scientifica, e cioè che questa teoria, anche se espressa in varie forme più o meno ingenue sotto certi aspetti, è comune a moltissime tradizioni parecchio antiche.
Probabilità che tutti si siano inventati grossomodo la stessa cosa?

Poi, tornando alle inegenuità di cui sopra, è chiaro che alcuni aspetti risultano ai nostri occhi piuttosto grotteschi. Ma ciò è dovuto, per come la vedo io, a due fattori: uno è l'evidente differenza di conoscenza scientifica e relativa forma mentis; l'altro, meno considerato e più interessante, è la probabile mescolanza di fattori diciamo individuali umani (anche se per certi versi collettivi, ma sempre umani) in questi resoconti di gente di un passato remoto e molto diversa da noi, sia per pensieri che per percezioni, che per funzionamento psichico (quindi diverse proiezioni, rimozioni ecectera).

Ne segue che è ben difficile fare la tara a queste informazioni. Tuttavia io mi terrei ai fatti centrali... ossia in questo caso, all'origine terrestre della luna. Questo dicono in principal modo. Poi alcune conclusioni dipendono dai diversi interessi per i quali si cercano queste conoscenze... e quindi dalle diverse implicazioni che se ne traggono.

Se questo risultasse un possibile punto in comune tra l'antica sapienza e la scienza attuale, potrebbe fungere da partenza per un'esplorazione comune del resto... cosa che farebbe bene ad entrambe le discipline. Se gli scienziati studiassero simbologia e qualche disciplina interiore (anche la sola psicanalisi) e i Ricercatori studiassero un po' di fisica eccetera (sistemi di rappresentazione della realtà anch'essi) tutti ne trarrebbero dei vantaggi.

Invece: tu sai, e potresti spiegare bene a tutti noi, come sia possibile l'esistenza di un corpo celeste, anche relativamente vicino, ma "invisibile". Se non altro dalle difficoltà che ci son state a rilevarli. Direi, dalle continue scoperte in questo campo, che è piuttosto probabile che se ne continui a trovare per un bel po'. Anche la porzione di spazio via via osservata e studiata mi risulta piuttosto piccola, ma qui correggimi se sbaglio, sono dei sentiti (in campo scientifico però).

Come dire... si può escludere con certezza la presenza di corpi in zone oscure qui vicino?
Ray non è connesso