Discussione: La valanga
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Vecchio 14-05-2011, 06.22.04   #16
nikelise
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Riprendo questa discussione in conseguenza del sogno in cui mi dico che il male sta nella madre. Qui ho riletto tutto e mi sembra abbi asviscerato un bel pò di cose su mia madre eppure se suby si scomoda ancora con lei evidentemente non ho ancora centrato il punto essenziale.
Attraverso i sogni ho aggiunto che i coltelli derivano da lei, ma anche il controllo molto forte, controllo che lei adottava soprattutto per smorzare situazioni in cui doveva fare la madre.
Lei non aveva questa vocazione anche perchè non hai mai voluto mio padre, questa famiglia la opprimeva ed era fatto epr altro, per lavorare, lavoro a cui si è dedicata anima e corpo totalmente potendo usufruire di madre e suocera che si occupavano dei suoi figli, di un marito che si occupava dell'aspetto burocratico e pratico delle attività commerciali e della famiglia, dei cantieri sempre aperti.
Crescendo un pò le figlie sostituivano le nonne nel loro compito di guida nipoti/famiglia. Tutto il resto andava soppresso attraverso il controllo. Il potere economico è quello che le ha dato forza molta voce in capitolo. Potere economico che ancora controlla malgrado l'età.

Tutte cose viste e riviste migliaia di volte eppure sono sempre qui a dovercene fare i conti.
Vorrei provare a guardare da altre angolazioni, ovvero come questa donna mia abbia condizionato ancora oggi in atteggiamenti fuori della mia coscienza e controllo.
Lei è quella delle parole, tante parole che lasciano solchi, malintesi, equivoci, illusioni, speranze... parole che vanno tutte accuratamente verificate visto che saltando da una partita all'altra cambiano, ogni tanto bisogna riunire tutte queste palle e metterle a confronto, capire con quale palla è iniziato il gioco e come via via si sono trasformate durante la varie partite.
E' il discorso che Uno fa in altra sezione ma ancora non ne capisco il nesso eppure mi sembra che dovrei trovarci il bandolo della matassa.
Non si può venire a capo di una verità perchè i dati vengono modificati nel tempo per svariati motivi per cui ora deve esistere solo la mia verità, chi sono io e chi non sono io. Se mi è possibile vorrei scremare senza per forza capire lei, ma solo prendere distanza da lei per trovare me. Separare le nostre figure per trovare le nostre essenze, mi sembra un pò come nella parabola della zizzania, togliendo per prima la zizzania, cioè l'elemento estraneo alla semina nel campo di grano, dovrei trovare la mia essenza, il mio grano.
E' interessante questo aspetto perche' , tenendo presente quel tuo sogno la bocca della verita' emerge l'importanza per tutti non solo per te di affrontare quello che e' diventato nostro, parte di noi per influenza dell'incoscio personale e che poi diventa il nostro lato d'ombra .
Ed e' importante perche' il lato d'ombra che proviene dall'incoscio personale e' come una zavorra , uno schermo, un buio del nero che impedisce di vedere ed accedere all'inconscio collettivo che e' in noi cioe' alla parte piu' vera di noi collegata alle immagini delle divinita' forme di archetipi .
In altre parole impedisce di accedere alla vera energia che proviene dal divino che c'e' in noi .
L'inconscio personale e' sempre legato al rapporto con i genitori , alla nostra infanzia , a quello che di irrisolto tra genitori e tra genitori e noi e' diventato parte di noi e' il nostro daimon nell'accezione piu' negativa , l'ente estraneo che ci toglie energia e forza e ci domina ed impedisce di amare alla fine di tutto .
Il grosso del lavoro l'avete gia' fatto tu e Tina in quei post del sogno in cui lucidamente descrivete questi rapporti ed emerge un quadro chiaro di vite dedicate al controllo dei figli e del merito da parte di vostra madre per continuare un'affermazione personale nella societa' e all'interno della famiglia .
Il lato violento dell'uomo , tuo padre e' quello tipico di chi in famiglia e' sopraffatto da una donna attenta piu' all'esteriore che al proprio compagno , e' la violenza di chi reagisce per contare qualcosa e reagisce come puo' ad un sistema di valori che lo annulla e non lo valorizza .
Lei , d'altra parte , parte con l'intenzione buona di uscire da una condizione precaria e poi realizzato un tanto fa di questa capacita' un demone che la imprigiona per il resto della vita e condiziona tutti figli e marito .
Quel sogno e' un sogno dell'inconscio personale che va visto dal lato oggetivo di Tea del suo vero rapporto con i genitori anche se c'e' alla fine il grande tema della MADRE O DELLE MADRI che e' l'abisso dell'incoscio come simboli dell'inconscio collettivo .
Ma e' tipico di una generazione che aveva da pensare ad altro che a Jung !!!! la generazione del dopoguerra da parte di chi dovette ricostruire tutto .
Non bisogna fargliene una colpa ma prendere le distanze da coltelli e controllo e egocentrismo e' assolutamente necessario se si vuole accedere ad altri valori ed ad un'altra vita .

Detto questo e' importante capire come l'inconscio personale e il lato d'ombra sia capace di penetrare in noi diventando demone e come va affrontato e la capacita' che ha di privarci delle immagini simboliche numinose , divine che ci esaltano e ci danno forza ed energia e danno senso alla nostra vita .
La vera forza di queste figure di demoni di quest'ombra sta nel mimetizzarsi sotto le sembianze di altri valori che il nostro io volta per volta trova per evitare lo scontro , per cambiare .
Ogni volta che lo si potrebbe affrontare questo demone , quest'ombra c'e' sempre un'altro astratto valore che copre tutto : che sia il dovere , il perbenismo , la riservatezza , la necessita' di essere se' stessi ecc. tutto questo ed altro trova sempre l'io per evitare lo scontro .
Se si riuscisse a guardare in faccia questi demoni effettivamente per quello che sono li si vedrebbe talmente brutti , inutili e scocchi che sopraffarli sarebbe cosa di poco conto .
L'altra faccia di questo discorso e' che una delle strategie per sopraffare l'ombra e' starle molto molto vicino per guardarla bene in faccia , seguirla e far finta di cederle per veder quanto e' brutta ed assurda per mollarla un'attimo prima di fare quello che vuole , in un attimo finale ultimo ma decisivo in cui si compiono le scelte .
Questo perche' non e' a parole e razionalmente che si possono vincere queste battaglie ma con una conoscenza che viene dalla sofferenza immaginata in un istante nel contatto con lei , l'ombra , il nero .

Ultima modifica di nikelise : 14-05-2011 alle ore 06.38.55.
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