Discussione: Percezione e coscienza
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Vecchio 11-03-2010, 21.41.39   #136
atomico
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Se io, e tutto il resto che hai dentro, non ci fosse, tu non avresti coscienza.
Non ci sarebbero neanche le percezioni, perchè saresti meno di un sasso.

Tu dici che se io riesco a percepire il colore rosso, è perchè c'è un oggetto rosso che stimola in tal senso il mio cervello.
E dici che se io immagino il colore rosso, è perchè l'ho percepito in precedenza da qualche oggetto, e quindi me lo sto semplicemente ricordando.

Questo tuo discorso è semplice e condivisibile nel momento in cui ipotizziamo di essere in una realtà esterna alle nostre percezioni, e impariamo ad accorgerci di come funziona il cervello, i sensi e via di seguito.

Ma tale discorso non vale nel caso di cui sto discutendo io, ed è la deciva volta o quasi che te lo ripeto.
Io discuto dall'ottica che precede l'atto di fede in una realtà esterna. E in quest'ottica non è affatto dimostrato che esiste una cosa che si chiama cerrvello, o che si chiama sistema nervoso o senso visivo.

Quindi non ha proprio senso l'ipotesi che non ci sarebbero percezioni se non ci fosse il mondo esterno. O meglio non puoi usar eun'ipotesi che sviluppi dopo che hai assunto che esiste il mondo esterno, per dimostrare che il mondo esterno deve esistere.

Non so se mi sono spiegato, mi auguro di si perchè te l'ho ripetuto tante volte.


Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
La realtà è che non esiste nulla se togli gli atti di fede. Questa è la spiegazione più semplice con ciò che puoi dimostrare di avere in mano, in testa o dove preferisci, cioè nulla.
Che la realtà non esista se togli tutti lgi atti di fede è una ipotesi di lavoro, ma la devi sviluppare, formalizzando cosa intendi per atti di fede.
Ad esempio le capacità razionali della mente, ovvero l'uso dei principi di identità e non contraddizione li metti negli atti di fede?

In ogni caso è un discorso che non incide nel mio perchè nel mio ho definito un preciso contesto (rasoio di ackham e principi di identità e non contraddizione), e arrivo a una conclusione che è loro diretta conseguenza, e quindi non ha pretes edi validità al di fuori di tali ipotesi.
atomico non è connesso