Discussione: Percezione e coscienza
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Vecchio 12-03-2010, 10.38.19   #148
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
A dire il vero Ayn, non è valida neanche localmente questa "legge".
Ho provato a valutarla da un punto di vista ultra parziale e soggettivo, ma pur volendo rimanere (ho fatto uno sforzo per il dialogo) in una definizione nebulosa di coscienza e percezioni non regge a meno appunto di fare un atto di fede verso Atomico.

Qualsiasi cosa (qualsiasi, più di così non so che fare) si possa intendere con percezione e coscienza, ripeto qualsiasi cosa... se escludiamo l'atto di fede, implica che la realtà ultima è il nulla. Se invece ammettiamo di poter e voler basarci su qualcosa che è mutevole (quindi niente flussi bla bla..) allora possiamo arrivare a concepire (nota la parola concepire, io soggetto concepisco) una realtà soggettiva del momento, ma da non confondere con il "famoso" qui e ora di cui tanti parlano ma che pochi afferrano.

Te/ve ne dico una..... sapete che molti filosofi sono arrivati al suicidio?
(anche qualche artista per lo stesso motivo)
Ne dicono tante sui perchè, in realtà (basta rileggerli con gli occhi aperti) sono arrivati a comprendere bene questa cosa della realtà ultima e non avendo una preparazione alla base, focalizzandosi troppo su questo, non sapendo percepire (qui ci sta in pieno) altro, non hanno trovato altri motivi per continuare a vivere.
Cartesio dunque che non era scemo evidentemente s'e' salvato dicendo
'' penso dunque esisto ''
arrivando alla causa prima della percezione laddove soggetto ed oggetto coincidono ?
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