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Vecchio 21-11-2011, 22.47.14   #1
diamantea
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Predefinito Tre notti con la zia e una vita con il nonno

Strano sogno di stanotte.
Una mia zia che è morta da 10 anni, sorella di mia madre e mia madrina di battesimo, è venuta a trovarmi, è sola, sta solo tre giorni poi deve tornare da dove è venuta ma non ricordo nel sogno che è morta.
Mi dice che ha paura di dormire da sola e vuole dormire con me nel mio letto per tre notti, lunedì martedì e giovedì.
Io acconsento volentieri, volevo molto bene a mia zia. Però lei mi impone una regola nel mio letto, ora non ricordo cosa ma una regola contro la mia libertà in camera da letto, la sua espressione è di giudizio.
Io sono molto paziente con lei ma, già contrariata, le dico che acconsento al suo desiderio solo perchè sta tre giorni, è tanto che non la vedo, ma nella mia camera da letto faccio solo come dico io, non accetto regole da nessuno, alla mia libertà ci tengo moltissimo.

Poi cambia la scena, mi trovo in locale pubblico, un bar o un ristorante. Sono seduta a un tavolo con Tina, stiamo consumando qualcosa, quando davanti alla porta del locale vediamo due uomini di mezza età, entrare e prendere posto a tavolo non molto distanti da noi. Tina mi fa cenno di osservare uno dei due e mi dice che quello è il nostro nonno paterno, egli non sa di avere avuto questi nipoti, non sa cosa sia successo ma ignora la nostra esistenza. Poi mi invita a guardare la rassomiglianza familiare con nostro fratello e suo figlio, nostro nipote. Io osservo bene e vedo la rassomiglianza soprattutto nella bocca, mentre parla e sorride.
I due uomini, finita la loro consumazione, escono da locale ma io non voglio perdere mio nonno, non l'ho mai conosciuto, ed ora lo voglio poter frequentare, nostro padre è morto, almeno rimane il nonno. Così mi avvio dietro a lui, sulla soglia della porta e lo guardo intensamente. Lui mi guarda, io non ho il coraggio di chiamarlo, ma spero che si accorga di me, del mio intenzionale sguardo, del richiamo familiare. E così è, lui è già quasi fuori ma torna e mi saluta presentandosi con il suo nome, io subito prontamente mi presento con il mio cognome, spero che capisca portiamo lo stesso cognome e indaghi. E così è anche questa volta, lui mi chiede della mia famiglia ed io nomino i bisnonni paterni, e poi il nome di mio padre. Lui si rende conto di essere allora il nonno.
E' una situazione strana, ora non riesce ad andare via spensierato come prima, ha queste nipoti, nel frattempo pure Tina appare e si presenta. Ora ci diamo del tu, lui si commuove, sa che d'ora in poi ci frequenteremo assiduamente, ci dovremo conoscere e raccontare tante cose. E' ancora giovane, passeremo il resto della vita insieme. Mentre va via mi tende la mano per salutarmi ma io lo abbraccio.
Ora però sono un pò pentita, c'è qualcosa che suona strano, come può essere il nonno così giovane rispetto a mio padre già morto? E poi, dovrò impegnarmi con questo parente che non conosco, e per tutta la vita ormai, il nonno è per sempre.
Insomma, mi sono poi svegliata con un senso di malumore, di nervosismo, sia per la zia che per il nonno.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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