Discussione: I Libri
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Vecchio 22-02-2007, 19.01.47   #6
Shanti
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Ho vissuto quel periodo di fame insaziabile, ho letto di tutto e a pensarci ora credo che cercassi una spiegazione a qualcosa che avevo intuito ma non sapevo che cosa fosse. Credo che più o meno mi fossi fatta un’idea, quindi tra i vari libri che mi capitavano sottomano scartavo le informazioni che leggevo in quelli che mi sembravano discostare troppo da quell’idea, mentre cercavo la conferma negli altri, o analogie con i termini che descrivessero le cose che credevo più o meno di conoscere. Quindi servono per lo meno a imparare a discernere, come dice Sole. Ho cominciato a capire che ogni libro era influenzato dal pensiero e dall’esperienza di chi lo scriveva, soggettivo quindi. Ho letto fino alla nausea, fino a quando ho avuto l’impressione che i libri fossero tutti uguali e soprattutto che non mi dicessero niente di nuovo, e me ne sono stancata, credo a conferma del fatto che la testa ormai fosse fin troppo piena di nozioni che non mi servivano a niente. E allora ho smesso totalmente per un lungo periodo, ora se mi capita un libro in mano (molto raramente comunque) capisco al volo se mi dice qualcosa di nuovo, se mi fa comprendere concetti che avevo messo lì in attesa e allora lo leggo in un amen. Altrimenti non ci perdo tempo, ma se sento che mi servirebbe lo metto da parte e lo riprendo in un altro momento ricominciandolo da capo, accorgendomi che qualcosa in effetti è cambiato, ma come verità assoluta non prendo nulla da un libro.
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