Discussione: I Libri
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Vecchio 22-02-2007, 19.35.18   #7
Ray
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Eh, sono uscite parecchie cose interessanti. Provo a proseguire tenendo conto di tutte.

E' vero che uno stesso libro letto in due momenti diversi può risultare completamente diverso... dipende da quello che cerco in quel momento (come mi pare diceva Sha) ma dipende anche da quel che in quel momento sono in grado di ricevere (l'esempio di Sole).

Facciamo un esempio. Se io leggo da qualche perte poniamo che il perdono rende leggeri e non ho mai perdonato nessuno per me sono parole vuote, alle quali posso comunque credere, scartare a priori oppure tenere in stand by per quando avrò termini di paragone. Poi capita che perdono qualcuno e mi sento leggero. Ecco che se rileggo il libro quando mi troverò alla frase dirò ecco si, così mi son sentito, leggero è la parola giusta, questo significa che anche l'autore si è sentito così e che la cosa è esperienza comune.
Poniamo il caso che la frase me la ricordavo cmq perchè mi aveva colpito o che me la ricordavo dimenticandomela. Quando perdono la prima volta e mi sento a quel modo mi verrà in mente la frase del libro e l'esperienza del perdono per me sarà diversa che se non avessi letto il libro... all'esperienza del perdono/mi sento leggero (che è cmq notevole) si aggiunge una specie di piccolo satori che unisce l'esperienza alla frase del libro (al ricordo della frase) e si ha una sensazione come di un cerchio che si chiude...

Non so se sono riuscito a rendere la cosa, lo vedrò dalle risposte, in ogni caso qui si arriva da un'altra strada a quello che G. chiamava influenze B... ma bon, inutile correre, intanto questo...
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