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Vecchio 20-12-2006, 11.14.21   #8
Uno
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Le analogie con i sistemi orientali e occidentali sono moltissime, dalla preparazione alla consistenza visiva etc
il caffè come accennato da Ray nella maniera occidentale tradizionale (lasciamo stare quello all'americana che è il solito prendere le cose peggiori) è preparato con l'acqua sotto che bollendo va in pressione ed inizia a salire.... la polvere è già in sede al di sopra, ci sono state vari tipi di moche (che strana l'assonanza con Moksha -liberazione in sanscrito- ) ma sostanzialmente prima dello strano ibrido all'americana, erano tutte simili.... l'acqua passa nella zona polvere e porta via solo l'essenza... ci sono varie regole che volendo oltre che di ordine pratico hanno anche un valore simbolico, la caffettiera non va mai lavata con il sapone, farlo per quanto risciaquata cambia qualcosa di quasi impercettibile al caffe, la pressione della polvere è una cosa ben precisa che non è quantificabile a peso ma la mano sa... impara.... un vecchio Maestro del caffè praticava tre forellini (pozzi) nella zona centrale con uno stuzzicadenti in legno, superstizione? Forse ma per chi ha letto l'articolo sull'agricoltura biodinamica ci sono forze che agiscono in maniera a noi spesso non chiara, sempre questo arzillo signore metteva un cucchiaino di traverso sul coperchio a tenerlo leggeremente sollevato.... di poco, quel tanto da lasciar sfogo alla pressione che sale ma non completamente aperto.... il caffè così sale anche più rapidamente....
Ci sono molti spunti simbolici/pratici che ne dite?

Il resto e il thè ai prossimi giri, intanto qualcuno potrebbe prendere spunto per espandere... ah avremmo anche una maestra del caffè moderno tra noi, ma non so se mentre ne faceva ha mai pensato a queste cose
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