Discussione: Il vizietto
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Vecchio 16-12-2011, 19.27.46   #161
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Quando è morta tua mamma?
Non intendo quando è defunta fisicamente, parlo di un altro tipo di lutto.
Mah ogni tanto ritorno qui a questo 3D cercando di dare una risposta alla domanda rimasta insoluta è come portare un fiore sulla sua tomba o più testardamente il trovare una risposta.

Ed ogni volta che rileggo il 3D ho un senso di dispiacere che mi assale non per mia madre no, ma per il fatto che io ho cercato di risolvere il conflitto che ho vissuto con mia madre iniziato dal momento in cui l'ho incolpata di avermi strappato l'amore di mio padre e poi di aver tentato di distruggere la mia parte che stava imparando ad amare cosa che lei non aveva saputo darmi come esempio tra lei e suo marito ma trasmettermi la gelosia che sentiva nel rapporto che c'era tra me e lui prima che lei mi minacciasse e poi attuasse la sua rottura.
(chissene frega poi se il comportamento di mio padre non era costruttivo per me a quei tempi lui era chi mi trasmetteva il senso di amore da lui mi sentivo amata anche se ha sbagliato il modo mi sentivo anche protetta anche se ha sbagliato ad insegnarmi da chi dovevo proteggermi)

Ma tornando al 3D avrei dovuto piangere ogni volta che a turno tutti mi domandavano di mia madre ed invece come al solito non l'ho fatto ho messo su la maschera della dura che sa sopportare tutto che è forte che è capace di far buon viso a cattivo gioco pur di non mostare debolezza e mostare le proprie emozioni è da deboli oltre a mostare il fianco a chi ti può uccidere in quel momento quindi è anche un po' governata dalla paura il chiudersi e mostrarsi forti.

A casa mia da bambina mia madre e mio padre avevano dato un appellativo a mio fratello lo chiamavano quando era piccolo con un nomigliolo odioso perchè piangeva sempre mi si urta lo stomaco solo a pensare come si possa fare questo ad un figlio solo perchè non si regge la frustrazione del suo piagnisteo e chissà quale altre nefandezze ho fatto io con il mio.

Inoltre mia madre aveva una sorella a cui era attaccatissima era la sua musa si ispirava a lei. Questa era mezza pazza però lei l'amava e le perdonava tutto anche le cose più bieche e di lei diceva con enfasi nel raccontarlo che quando questa era piccina rispondeva a sua madre mentre la picchiava: picchiami pure tanto io non piango!
Ed io che volevo conquistare a tutti i costi il suo amore ascoltavo dalla sua bocca ogni possibile spunto per riuscire a conquistarle il cuore per essere amata da lei.
E questo mi ha portato ancora oggi a cercare nelle parole di altri come apparire desiderabile ai loro occhi non sono mai me stessa ma una girandola di possibilità in cui perdo la vera Grii.

Ho tenuto al mio interno tanto dolore tante emozioni e tutto il mio sentire al punto che poi sono quasi esplosa per non aver imparato a parlarne senza vergognarmene per poi esplodere in momenti non topici e aparentemente fuori luogo.

Reprimere accontenta apparentemente chi ti sta vicino ma fa imputridire l'aria al tuo interno creando gas che poi escono con la rabbia facendoti fare fuoco e fiamme.

Voglio imparare ad ascoltarmi a sentirmi e anche a parlare di come mi sento di cosa provo senza la pretesa che sia giusto o sbagliato o di essere per forza assecondata ma solo per sentirmi e ascoltarmi per essere viva e cercare di smollare tutta quella tensione malsana che si accumula con la repressione rendendo i luoghi insaturi. a me e un'altra faccina che dico io a tutti quelli che si sono solo divertiti a farmi impazzire
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