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Vecchio 19-09-2008, 11.17.20   #12
RedWitch
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
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Io però mi riferivo non tanto alla superbia e alla finta umiltà, ma sopratutto al fatto che molte volte non sperimentiamo il potere, perchè ci crediamo inferiori o per lo meno pensiamo di non avere quella capacità ed invece ce l'abbiamo ( praticamente ce la raccontiamo al negativo).

A me questa continua a sembrare finta umiltà Astral.. ce la raccontiamo sì, perchè per abitudine, poca fiducia in sè (anche questo è raccontarsela) , insicurezze varie, alla fine sembra più comodo rinunciare in partenza, vuoi mettere la fatica che bisogna fare per raggungere un obiettivo , qualunque esso sia, se rinuncio, non provo, non posso nemmeno fallire.. perchè intanto so già che fallirò.. insomma è un bel ingorgone che alla fine costa più tempo e fatica che se ci impegnassimo per raggiungere l'obiettivo (e meno sofferenza) .. allora davanti agli altri si potrebbe anche sembrare umili perchè si rinuncia a molte cose con questo atteggiamento, ma la rinuncia è solo in superficie, non è per umiltà che si rinuncia...

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Originalmente inviato da Astral
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Non so se ti è mai capitato che per un attimo hai trovato il potere dentro dicendo no adesso voglio questo, e sembra che si attiva una forza che supera gli ostacoli, io lo chiamo volere ma non so se è cosi.
La volontà muove cose che non si sospetta nemmeno di avere dentro ed invece.. l'interesse verso qualcosa, e il desiderio di raggiungere quel qualcosa fa sì che si possa trasformare qualcosa che pareva impossibile, in possibile.. sarebbe bello avere la forza ogni volta che si deve fare qualcosa, di trasformarlo in volere fare quella cosa, cambieremmo prospettiva su molte cose credo.

Per tornare all'umiltà invece, onestamente io non credo di sapere cosa sia.. il post di Uno che ha riportato Gris in questo thread è per certi versi chiarissimo, ma per esempio credo che per riconoscere il proprio stato, bisogna conoscersi già abbastanza bene , e non cadere nel sonno continuamente, solo tenendosi d'occhio il più possibile penso che si possa riconoscere per esempio di aver fatto qualche passo, ma senza immaginarsi che quei passi siano l'intera camminata.. e in questo senso i piccoli io banchettano, almeno con me.. facilissimo per la mia mente passare dal "non valgo niente" al "sono diventata fichissima" in poco tempo se non sto attenta. Un buon aiuto penso che sia questa parte del post che ha citato Gris:

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Originalmente inviato da Uno
..........................................che in qualsiasi stato io sia, riconosco che c'è ancora qualcosa sopra (come al di sotto... ma di questo non dovrei preoccuparmi)
Cercando di ricordarsi sempre che c'è ancora qualcosa sopra, non si dovrebbe dimenticare che c'è del lavoro da fare.

Se dovessi sintetizzare l'umiltà per come la riesco a vedere adesso (e non credo di averne una visione oggettiva) direi che "fare e basta impegnandosi" potrebbe essere un buon modo per allenarsi.. e in questo senso vedo il potere a cui accennava Astral all'inizio connesso: avere fiducia sul "poter fare", qualunque poi sia il risultato.
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