Citazione:
Originalmente inviato da Faltea
Però non ti seguo Ray, esponi una sottile differenza tra audience (allora si scrive così  ) e indice di gradimento che non capisco...
Quello di cui parli sembra più che altro un giudizio dettagliato sul programma, in generale ti piace ma....
L'indice di gradimento si basava su un meccanismo collegato alla tv in casa di famiglie tipo, cioè con padre madre e 3/2 figli. Venivi contattato dall'Auditel, direi più precisamente selezionato.
Chi si metteva alla tv, doveva con un telecomando inserire il proprio numero in modo da segnalare che era lui/lei che guardava il programma. Se c'era tutta la famiglia davanti alla tv, si inserivano tutti i numeri.
I dati venivano trasmessi all'Auditel, da qui si estrapolava l'interesse per quel programma piuttosto che per l'altro.
Da piccola in casa mia c'era  ... forse ho contribuito anch'io a tutto questo
Forse funziona così anche adesso, non so.
Come giustamente hai detto è una fregatura perche non c'è mai stata la possibilità di giudicare un programma nel suo complesso ma solo se lo guardi o no. |
Si, per avere un vero indice di gradimento dovrebbe essere possibile votare o perlomeno stabilire se segnalare o meno il fatto che lo si sta guardando. Come dire che se guardo un programma per vedere com'è non è detto che lo volgio segnalare come gradito.
Una volta però non c'era molta scelta. O guardavi quello che c'era o spegnevi. Quindi il fatto di guardare o meno si avvicinava di più all'aver o meno gradito.
Quel che irrita è che ai pubblicitari interessi il fatto che si guardi il programma in cui la pubblicità è inserita, non che lo si gradisca. La corsa è ad accaparrarsi i prigrammi più visti, non i programmi migliori... ma se almeno un minimo coi programmi possiamo criticare, con le pubblicità manca totalmente l'associazione con la programmazione.
Sai che bello se ai prodotto pubblicizzati venisse attribuita per associazione la stessa qualità del programma...