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Vecchio 04-03-2009, 12.05.53   #6
gibbi
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Quindi possiamo dire che comunemente la scelta in definitiva non è la direzione che prendiamo, o almeno in questo caso è una minima parte della scelta, ma è tutto ciò che rifiutiamo, cosa ben più pesante.

Se andiamo più a fondo scopriamo che sia individualmente che a livello sociale, spesso non troviamo la scelta ideale, allora ci accontentiamo di scremare e togliere tutto quello che è inaccettabile. In questi casi siamo consci proprio perchè non troviamo la direzione che ci soddisfa a pieno, ma quante volte scegliamo credendo di aver scelto una cosa ed in realtà abbiamo eliminato il contorno? Se andiamo a fondo l'uomo comune fa sempre così. La società fa sempre così, lo stesso sistema democratico si fonda su questo principio, si cerca di trovare ciò che non è inaccettabile dalla maggioranza.

A volte, spesso, il sistema, questo sistema, crea dei vizi di forma e rifiutiamo per partito preso delle cose senza aver idea di queste cose... ma questo è un'altro discorso.
Riflettevo .... quando mi accingevo a "scegliere" la facoltà universitaria, mi sono trovata con il libriccino informativo in mano e ho cominicato a depennare quello che non mi interessava o che avevo per certo deciso non avrei mai fatto... mi sono iscritta poi a quella facoltà "per eliminazione".
Questa cosa in realtà mi ha sempre lasciato un fondo di disturbo , mi sembrava di non aver scelto ......anche se poi mi sono (per fortuna) ritrovata a fare un'attività che mi piace .
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