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Vecchio 26-03-2006, 14.04.30   #9
Era
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Predefinito Metafore

Mangiare dunque ci fa identificare col cibo stesso che introduciamo
(per il nostro psicosoma)
Basta prestare attenzione al parlare corrente…per rendersi conto di quanto
colleghiamo allo stomaco e alla funzione gastrica…il mondo dei pensieri e
dei sentimenti:
Quante ne ho dovute mandar giù
Questo proprio non lo digerisco
Il solo pensiero mi da la nausea
Ci vuole stomaco per fare questo
Ha il pelo sullo stomaco
Ho un peso sullo stomaco
Sono solo alcuni comunissimi modi di dire…metafore…con le
quali esprimiamo la funzione di accettare…rifiutare…ed elaborare
sensazioni ed
emozioni che ci colpiscono più direttamente..

Il BRUCIORE di stomaco viene paragonato a un fuoco che brucia
dall’ interno.
Effettivamente l’ aumento dell’ acidità o la diminuzione delle difese
della parete dello stomaco possono essere associate a un meccanismo
autoaggressivo…
ad un “fuoco” che non trova altri sbocchi o non
sufficienti su cui agire….

Questo “fuoco” simbolicamente è collegato a un vissuto di
aggressività non espressa…che può arrivare letteralmente …a perforare…a

trapassare il soggetto.. come capita nel caso dell’ ulcera sia gastrica
che duodenale…

In una carenza nella produzione di succhi gastrici… invece…come si
vede in alcune gastriti…si accompagna al vissuto di chi non ha
sufficiente energia o capacità di “digerire” cose…persone…eventi

Il bruciore indica di solito difficoltà con la propria carica aggressiva…
vissuta
come distruttiva…solitamente sono persone chiuse…introverse..
in apparenza indipendenti…autosufficienti…con un atteggiamento che
agli altri appare irritante…si tratta del “fuoco” gastrico incontrollato…
di un’ aggressività che il soggetto non sa gestire e che esprime anche
attraverso dubbio…sfiducia…sospetto verso
gli altri e può
arrivare addirittura a veri e propri complessi maniacali di pesecuzione….

E’ anche vero che a volte l’ aggressività trattenuta e auto diretta diventa
esplosione di collera, anche perché per questo soggetto è estremamente
difficile “digerire” torti e offese o “ingoiare bocconi amari”…e il classico
tipo che dice “questo me lo lego al dito…o all’ orecchio”

__________________
Dio mi conceda
la serenitā di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre

Ultima modifica di Era : 26-03-2006 alle ore 14.11.40.
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