Discussione: Astronomia esoterica
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Vecchio 27-07-2009, 18.21.17   #4
Uno
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L'esoterista studia il cosmo (ma anche tutto) in una maniera olistica rispetto a quella vivisezionante dello scienziato moderno, per questo prima sperimenta e poi emette quella che all'occhio profano sembra una teoria (almeno finchè non riesce a provarsela).
L'esoterista sa che a partir dal famoso "conosci te stesso" è in grado di comprendere una cosa che potrebbe essere a lui distantissima osservandone una vicina.
L'esoterista usa l'intuito (cosa che fanno anche i grandi scienziati, ma non chi studia il loro lavoro al gradino base), ma non stiamo parlando di fantasticherie, cosa su cui è facile cadere, parliamo di accesso ad altri tipi di informazione, informazioni disponibili a tutti, che a volte arrivano anche ai grandi scienziati appunto.

Parafrasando Maometto se l'informazione non viene a me, io vado all'informazione. Questo presuppone la capacità di focalizzazione (come quando si prende la mira) e poi lo scoccare la freccia senza più preoccuparsi del risultato, la freccia andrà al punto giusto per l'energia iniziale.
Lo scienziato moderno invece parte dall'obbiettivo ed attraverso mezzi vari cerca di portare l'oggetto e le informazioni a se, il distacco è prima invece che dopo. Prima cerca di non influenzare l'esperimento e/o l'osservazione, poi inevitabilmente lo fa, ma così inverte il senso di marcia e ottiene risultati che non sono mai universali.
Per capirci meglio, sapete che bere un vino nella cantina dove è conservato non è mai come portarlo anche solo a 50 km di distanza?
Si beve lo stesso, se è buono lo si apprezza lo stesso, ma non sarà mai la stessa cosa, si perde l'ambiente e quindi caratteristiche che vanno oltre il percepibile.
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