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Vecchio 26-12-2005, 15.06.32   #15
Ray
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Predefinito Riferimento: origine e interpretazione dei nomi

E veniamo ora al più difficile "Caterina".
Tutto quel che dice Cat è corretto... solo che, facendo un po' di ordine, si può scoprire, come in tutte le questioni del resto, che ciò che inizialmente appare staccato, contrastante, alla fine poi risulta unito, concorde...

Il nome è, senza tema di errore, di origine greco-bizantina. Si diceva Haikaterinè o Hakaterinè.
Con molta probabilità è la contrazione di tre parole greche... hai (le, art.fem. plu.), katharài (pure) e veai (giovani). Messa così Caterina è letteralmente "la giovane pura".
Tuttavia, le derivazioni da Hekàte (la dea Ecate) e da Hècatos (colui che saetta) in quanto appellativo di Apollo, possono essere entrambe corrette... il fatto è che non c'è reale contraddizione.

La dea Ecate, così come tutti gli dei antichi e tutti i simboli, presenta un duplice aspetto. Questi due aspetti risultano, in prima istanza, opposti (uno benevolo, l'altro malefico) proprio per permettere, a chi li utilizzasse in tal senso, la sintesi ad un livello superiore dove entrambi gli aspetti convergano in una più ampia realtà.
Essendo dea lunare e ctonia, l'aspetto benefico riporta al presiedere alle germinazioni e ai parti. Essa infatti accordava prosperità e pesca abbondante ma soprattutto era guida verso la via orfica della purificazione (da qui il nome che rimanda alla purezza). L'aspetto malefico invece la descrive come dea dei fantasmi e delle stregonerie.

La faccenda delle tre teste può aiutarci a mettere ancora un po' di più in ordine... in quanto dea lunare le tre teste rappresentano le tre fasi lunari (crescita, decrescita, scomparsa) che si riferiscono alle fasi dell'evoluzione della forza vitale... mentre in quanto dea ctonia collegherebbe i tre mondi (infero, terreno, celeste)... da qui la questione dei crocicchi, che rapprsentano scelte... come dire che ogni volta che siamo di fronte ad una scelta i tre aspetti di Ecate che collega le tre possibili strade da intraprendere evocano entrambi i suoi aspetti... possiamo cedere alla nostra parte infera, seguire quella pura o ignorare e proseguire fino al prossimo crocicchio. L'aspetto mostruoso della dea è quindi collegato unicamente alla parte infera... uno dei suoi aspetti... se si vuole quell'inconscio popolato di mostri che lo spirito deve mettere in ordine.

La sintesi superiore ci dice, senza star qui a far trattati sulla meditazione sui simboli, semplicemente che infero e celeste son due aspetti della stessa questione... due possibili manifestazioni della stessa essenza.

Tornando a Caterina dunque... colei che era "consacrata ad Ecate" era anche, sicuramente la "giovane pura" di cui all'inizio.
L'aspetto saettante di Apollo ha anch'esso un rimando diretto alla purezza. Solamente portando un aspetto solare anzichè lunare... la purezza gli viene dal saettarla, emetterla, piuttosto che dal contenerla in se come possibilità.

Brevemente qualche accenno alle sante famose... oltre alla notissima Caterina da Siena, copatrona d'Italia e tra le altre cose cooperatrice al ritorno del Papa in Roma dal quel di Avignone, ricorderei Santa Caterina d'Alessandria che, diventata la protettrice delle ragazze da marito e delle apprendiste sarte, ha conferito loro il nomignolo di "caterinette".
Tra le regine varie ricordiamo ovviamente Caterina de Medici hce, seppure ordinò la strage dei calvinisti, anche introdusse il mecenatismo alla corte francese... pare anche che introdusse l'uso della forchetta... ma bon.

Molto del merito della diffusione del nome agli inzi del '900 lo si deve a Riccardo Cordiferro, napoletano immigrato in America che scrisse per Caruso la bellissima canzone "Core 'ngrato"...

Catarì, Catarì,
pecchè me dice ste parole amare...
... Core, core 'ngrato,
t'aie pigliato 'a vita mia.
Tutt'è passato
e nun nce pienze cchiù!


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