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Vecchio 11-05-2010, 03.34.16   #30
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Uhum, ho fatto un casotto nello scrivere, volevo dire che debbono essere fissi in un numero arbitrario stabilito a priori ma diversamente da oggi, (quale per esempio, solo per esempio) quello che ho definito io indipendentemente dal numero di Italiani.
Una volta che le 12 (ma potrebbero essere 5/6/7 o anche 20, bisognerebbe decidere il giusto numero) correnti principali sono rappresentate la democrazia non rischia nulla.

In sostanza si eviterebbe che ci siano 30/40 deputati dello stesso partito che magari votano in maniera diversa. I partiti dovrebbero per conto loro (ed extra parlamento) stabilire cosa gli interessa e come portarlo avanti, in parlamento dovrebbero solo aggiustare le proposte con gli interventi di tutti e poi votare in maniera compatta per ogni partito.

Ripeto che sarebbe una spinta enorme alla democrazia anche se poi l'uomo può trovare l'inghippo ovunque. Si parla di fumo (per esempio, stupido, banale appositamente per evitare polemiche eh), c'è un partito che tra le altre cose ritiene che bisogna lasciare più libertà alle persone?
Ha una potenza di voto solo dell'1%?
Ok all'atto pratica comunque decideranno gli altri, però nel dibattito i rappresentati di questo partito potrebbero comunque spiegare le loro ragioni con calma. I rappresentati degli altri partiti potrebbero vedere che qualcosa nella loro linea non è completamente giusta e aggiustare il tiro, oppure usare la loro percentuale per andare avanti.

Oggi l'opposizione (quale che sia) se non è d'accordo fa sbarramento inventandosi mille cavilli ma senza un dialogo sereno e chi sta alla maggioranza se ha i numeri se ne frega.
Come siamo adesso è normale dover impedire che i partitini troppo piccoli non possano partecipare se no non se ne salta più fuori, come dico io invece dovrebbero (entro un certo limite) partecipare tutti indipendentemente da chi ha più potere di voto perchè concesso dal popolo.
Una cosa si dimentica e cioe' che la Costituzione vuole che il governo abbia la fiducia delle Camere altrimenti deve dare le dimissioni e in mancanza di un altro governo che abbia la fiducia delle camere il Presidente della Repubblica deve sciogliere le Camere e avviare nuove elezioni .
Questo vuol dire che il potere del governo di governare viene sempre dal Parlamento cioe' dai nostri rappresentanti .
Se questo e' vero e' vero anche che il parlamentare o i parlamentari che formano la maggioranza e sostengono un governo che proviene da quella maggioranza non sono liberi di non votarne una proposta ( del governo ) a meno
di rischiare di farlo cadere con il rischio di nuove elezioni .
Questo sistema e' a rischio di paralisi come lo era la democrazia parlamentare della c.d. prima Repubblica .
Non c'era sbarramento ai piccoli partiti ed i governi cadevano un giorno si ed uno no .
Paradossalmente il governo piu' forte della 1 Repubblica fu un governo Craxi di non ricordo che anno che aveva una maggioranza risicatissima .
La paura di tornare a casa a seguito di nuove elezioni compatto' quella maggioranza che duro' per lungo tempo , cosa che non avveniva quando la Dc aveva una buona maggioranza ed accadeva che la caduta di un governo significava solo la caduta dell'Andreotti di turno
ma subito dopo si formava altro governo con De Mita o con altri .
La paura dell'alternativa che non si riteneva possibile quella volta perche' aveva un colore vivace compattava alla fine quelle maggioranze di governo cosi' variabili .
Dunque con quel sistema parlamentare tutti i giochi si facevano nelle segreterie dei partiti ed il parlamento era solo l'espressione formale delle varie correnti all'interno dei partiti che si coalizzavano o tradivano facendo e disfacendo le maggioranze di governo .

Da qui nasce l'esigenza dello sbarramento ai partiti che non raggiungono una certa percentuale ed il premio di maggioranza necessario ad aver un governo forte che abbia una solida fiducia in parlamento cosi' che possa portare a termine il proprio programma senza essere ricattato da un partito minore che lo puo' far cadere in qualsiasi momento .

Il governo forte lo e' pero' a scapito del potere del pairlamento , un parlamento forte ha come conseguenza un governo debole .
La riduzione dei parlamentari e' dunque solo un problema di rappresentativita' del paese in parlamento ed un problema di costi da ridurre col ridurre i parlamentari non altro .
Il vero problema e' garantire la governabilita' senza far venir meno il potere del parlamento .

La soluzione sta nell'alternativita' di una maggioranza ad un'altra alla scadenza del mandato parlamentare di 5 anni e non tanto nella pluralita' all'interno del parlamento che genera solo confusione per non dire altro .

Ultima modifica di nikelise : 11-05-2010 alle ore 03.44.22.
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