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Vecchio 11-09-2010, 13.18.56   #3
diamantea
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Il mio parere personale è che non si possono usare pesi e misure diverse.
Se passa questa condotta di assistenti e tribunali esigo che si inizi subito un giro dei campi rom (tanto per fare un esempio immediato, non perchè l'abbia con con loro) e di tutti i quartieri poveri delle varie città.
Sarebbe bello quello che si attuasse quel dici...


Non conosco nei dettagli la vicenda per cui mi limito solo a dire che la procedura dei servizi sociali si attiva solo su segnalazione in seguito a denuncia del cittadino o denuncia di un organo di controllo pubblico, che nella realtà non si sa bene chi debba essere. Molte volte ho visto le forze dell'ordine far finta di non vedere...
Lo Stato non si occupa di chi non ne fa specifica richiesta o di chi non è stato segnalato per motivi gravi. E non è solo per i casi di minorenni.
Purtroppo sappiamo che prima ci deve scappare il morto poi si indaga.

Non so per quale motivo questa donna sia stata segnalata, se ha precedenti di abbandono di minori o altri motivi gravi. In genere infatti si predispongono tutti i servizi atti per favorire la crescita del minore presso il proprio nucleo familiare.
Mi sembra cosa strana che si sia consigliato l'aborto, in tal caso sarebbe uno scandaloso reato da denunciare, i servizi sociali devono fare di tutto per favorire la vita.
Tra l'altro la legge consente la libera facoltà alla madre di rinunciare al diritto del riconoscimento di legittimità del neonato al momento del parto affidandolo temporaneamente all'ospedale senza incorrere alle sanzioni penali per abbandono di minore. Non sono rari i casi di bambini malati o malformati lasciati in ospedale.

Esistono le case di accoglienza per ragazze madri in difficoltà dove vengono ospitate per due anni, seguono un programma di inserimento sociale e lavorativo su disposizione del Tribunale M.
Possono ancora usufruire di un educatore familiare una volta uscite dalla comunità se mantengono l'affidamento del minore fino a che dimostrano di essere autonome e adatte ad educare il figlio.
Insomma dovrà essere giustificata da un fatto veramente gravissimo questa disposizione. Anche alle donne carcerate viene data la possibilità di allattare, di tenerli per i primi mesi.
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