Discussione: La solitudine
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Vecchio 12-10-2010, 21.38.58   #1
Shanti
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Predefinito La solitudine

E' una condizione che da tempo ricerco e che difendo. Non mi considero una misantropa però, socializzo anche se magari ci metto un po', con le persone parlo volentieri, so essere gentile e non credo sia solo perchè me lo impone la mia professione, mi viene naturale. Ma riesco a farlo fino a un certo punto oltre il quale ho la necessità impellente di allontanarmi dagli altri e di starmene da sola. Mi dico che non riesco a stringere amicizia perchè non trovo anime affini alla mia, mi piace chiacchierare ma dopo un po' la superficialità mi annoia, il problema è che se qualcuno tenta di andare oltre la vivo come un'invadenza del mio spazio e di nuovo mi allontano. A volte qualcuno insiste e allora mordo e graffio come un gatto selvatico, chi di questi ancora mi sopporta e mi rimane amico probabilmente è perchè guarda oltre l'apparenza e regge la baruffa.

Eppure lo so che ho bisogno degli altri, ne ho bisogno per esprimermi, non riesco a farlo in altro modo, non ho talenti naturali, non so dipingere, non so suonare e questo dio sa quanto lo vorrei, non so creare nulla con le mani, amo scrivere ma anche qui riconosco i miei limiti... forse se avessi scelto questa strada tanti anni fa sarebbe stato diverso, ma così sono andate le cose.

Ovviamente stando sempre da sola penso tanto, pure troppo, ci sono periodi anche lunghi in cui dormo e mi distraggo con varie cose, il lavoro, la musica, la lettura e altre facezie meno 'nobili'. Ma poi succede che qualcosa mi risveglia bruscamente all'improvviso provocandomi grande sofferenza, quindi analizzo fino allo sfinimento quel disagio fino a quando mi sento troppo 'intasata' e sento il bisogno di parlarne, di aprire il cuore. Mi guardo attorno e vedo il vuoto che ho creato. Ho amici a cui mi sento molto legata, ma tastando il terreno io lo 'sento' se qualcuno ha voglia di ascoltarmi, o che non è il momento giusto, so che ognuno ha i suoi problemi esattamente come me, lo comprendo. O molto semplicemente io non riesco a chiedere loro aiuto, sarà superbia, l'IP e tutto quello che si vuole, tutto ci sta, ma purtroppo è qualcosa che ancora non sono riuscita a superare. A dire il vero non ci sto provando nemmeno più... o forse sì se sono qui a scriverlo.

A volte mi domando se in fondo è per questo che sono venuta a vivere in un'isola dove il mare, che pure amo immensamente, rende difficili tante cose. Per quanto di questi giorni ci si può arrivare in poco tempo il preavviso per un contatto è necessario. Se da una parte mi sento al sicuro dall'altra mi sento frustrata dalla lontananza dei molti affetti d'oltremare, mio figlio, le mie sorelle, i miei amici...

Quindi il più delle volte va a finire che mi apro con uno sconosciuto, a volte è arrivato in quel momento, altre volte ho cercato e cercato fino a trovare la persona che ho sentito 'giusta'. Sono anni che va avanti questa storia, le persone con cui ho avuto a che fare hanno caratteristiche anche molto diverse tra di loro, ma con un'unica cosa in comune: sono sempre uomini. Ho pensato che forse parlare con un estraneo è più semplice perchè con chi non ci conosce non c'è bisogno della maschera quotidiana e per un po' in effetti è così, ma la reciproca confidenza crea uno scambio, o comunque una sorta di legame, lo sconosciuto diventa conosciuto e in quel momento mi rendo conto che un'altra maschera sembra animarsi di vita propria. Ok è una parte di me, l'ho accettata in tutti i suoi risvolti positivi e negativi, ma non è questo il punto. Dopo poco tempo lo sconosciuto ha assolto il suo compito, mi sento come se si fossero rotti gli argini di una diga, per un po' di tempo ne sento il beneficio, aprirmi in altri contesti diventa più semplice, ma allo stesso tempo diminuisce anche il bisogno di esprimere e a questo punto... sparisco e chiudo il contatto, rifugiandomi ancora una volta nella mia amata solitudine. Ultimamente ho corso un rischio e questo insieme ad un altro avvenimento mi ha fatto riflettere, ho la volontà di capire questo mio atteggiamento, perchè ho visto che può ferire e questo mi dispiace. O forse è l'effetto del suddetto beneficio per aver vuotato il sacco in questi giorni, chi lo sa, ad ogni modo io ne ho approfittato per farmi viva.
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