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Vecchio 01-03-2007, 20.53.52   #6
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Il calcolo delle probabilità, dici che sancisce la nostra ignoranza, la resa al conoscere .. ma se io mi perdessi nel voler conoscere tutte le possibili variabili, non preparerei più la torta.. le cose quindi dovrebbero andare di pari passo anche qui.. se non conosco una cosa, posso darmi da fare per conoscerla, ma se nel frattempo mi trovo davanti all'evento, dovrò farci i conti, con le probabilità che conosco ma non vedo il smettere di cercare di saperne di più ..
Quando applichi un calcolo delle probabilità inizi già a limitare entro certi limiti un'opera/evento e cacoli... (e nel calcolo vedo anche io il tread che citi) il male minore nell'applicare ciò che sai. Cioè: se faccio così accadrà questo, quindi limito il campo a quest'altro, e evito il problema. Così facendo non conoscerò mai gli effetti del potenziale problema. Limitando il problema, quindi, limito anche la mia conoscenza approfondita della cosa. A questo punto se posso risolvere così, la questione si chiude e non cerco altro. Questo chiaramente in linea generale..
In questo senso l'opera viene in base al danno calcolato, ma non si esprime al suo massimo potenziale, se mai esiste. Nello specifico l'evento non lo conosceremo mai, lo limitiamo.
Però è vero e condivido ciò che intendi, non è possibile iniziare un'opera solo dopo aver cercato la conoscenza che può anche arrivare dall'applicazione stessa. E ciò non tolgie assolutamtne che lavorando all'evento si possano modificare le variabili..

Se non ho capito male si vuol parlare della creazione di un evento e di quanto sia possibile ad un uomo applicarlo così come lo vuole e lo ha pensato.
Bisogna distinguere intanto se l'evento è una creazione pratica o un fatto. Nel primo l'artista ci viene sempre bene in aiuto... crea qualcosa senza ponderare ma da forma ad un'immagine di cui ha certezza. Il suo problema è quello di imparare ad usare gli strumenti.
Per il fatto, ma in fondo penso che anche un'opera sia un fatto alla fin fine, c'è da conoscere, e questo son d'accordo, ogni virgola perchè si possa verificare. A quel punto la probabilità diventa una "scusa" una "scappatoia" che permette appunto di svirgolare la virgola.

Per fare un esempio stupido, prendiamo un esame all'università. In genere si va a sentire gli esami precendenti si prende nota delle domande che di norma vengono fatte e poi ci si prepara su quelle. All'epoca funzionava così.. ora se il fatto che vogliamo realizzare è prendere un voto tra il 27 e il 30 e studio solo sulle domande probabili non avrò nessun potere di realizzare il fatto; viceversa se me ne frego delle probabilità ma applico ogni singola variante e cioè studio anche la parte con basse probabilità, avrò la certezza di realizzare il fatto 27/30.

Ultima modifica di Sole : 01-03-2007 alle ore 20.57.11.
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