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Vecchio 23-03-2009, 00.57.25   #6
filoumenanike
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Muovermi, in qualsiasi piccolo gesto, ho visto che in genere aiuta a riprendere controllo sul respiro e sui pensieri.
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La sensazione è simile alla vulnerabilità totale, totale però non per una serie di punti precisi vulnerabili ma per l'assenza di protezione...una sorta di dispersione totale..credo sia associabile all'estraneità di cui parli sopra Filo...la mente coglie solo quel pensiero di paura come punto fermo (le stò sparando eh) e ci si aggrappa amplificandole.


Sti cacchio di scarrafoni mi stan incasinando la vita, soprattutto perchè se penso che vedevo casa mia come me stessa.. ...non avevo ben messo a fuoco che il dentro della casa era associabile al mio dentro..mamma che quantità enorme d'immondizia da buttare l'unica nota positiva che posso vedere è che se stè bestie si stan facendo delle passeggiate in giro forse ho davvero smosso qualcosa blah...rivoglio la mia sicurezza anche se era farlocca... ...ma no dai, boia chi molla
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Quel che succede nella mente in casi come questo è una specie di riverbero. Un pensiero, suggerito dall'ansia, riverbera (si specchia) nella mente e se gli andiamo dietro rimbalza e rimbalza all'infinito, acquistando energia, che ruba a noi, fino a svuotarci.
E non ci accorgiamo che stiamo pensando un pensiero già pensato e che l'azione stessa è del tutto priva di senso.
Tornare nel corpo (nel "qui e ora" non vero, ma nella misura che possiamo) è momentaneamente risolutivo e permette, dopo che siamo bravi ad ancorarci, di esplorare queste cose senza (o quasi) rischio.
cara daf posso solo dirti che provavo anch'io ossessione degli scarafaggi, già nominarli mi faceva raccapriccio, poi stanca e sfinita feci in quel periodo degli esercizi spirituali, ero incasinata di mio...per vari motivi, e dopo aver assimilato il concetto di creature di dio, di far parte di un unicum, creato da dio e per questo da amare, mi sono sforzata ad osservare dal vivo questi insetti o altri di cui non avevo certo simpatia e li ho immaginati in difficoltà, pensavo che potessero sentirsi in pericolo, insomma tentavo di passare su di loro, a livello inconscio, le mie ansie le mie paure e il tentativo di guardali in modo diverso me li ha fatti apparire più innocui non che abbia imparato ad amarli ma pensandoli e soprattutto osservandoli li ho oggettivizzati...li ho allontanati da me e con un pò di tempo sono riuscita a liberarmene pensa sono riuscita a leggere anche il libro di kafka "la metamorfosi" dove un giovane uomo si trasforma lentamente in un scarafaggio enorme

la spiegazione di ray mi sembra appropriata, il pensiero prende forma e vigore sempre di più quando lo facciamo rimbalzare nelle mente fino a renderci succubi di un malessere indicibile, è come una spirale... occorre trovare il modi di fermarla, di uscire, di fermare il pensiero ossessivo con stratagemmi...spostare la mente verso altro...concentrarsi su un'immagine felice, tornare con i ricordi ad un attimo di gioia, concentrare la mente sul movimento di un piede, di una mano e riprendere possesso del nostro corpo, della nostra mente
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