Discussione: Metodo e ordine
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Vecchio 26-04-2010, 13.27.53   #2
webetina
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Sono anni che lavoro in questa direzione, per trovare il modo di diventare ordinata.Da sola non ci riesco e forse nemmeno con un solo aiuto. Ci ho provato costantemente, è una sfida che non trova paragoni nella mia vita da quando mi si è posto davanti il dover abbandonare una strada tracciata infondo alla quale c’era la meta; come un fantino che perde il piede e si dedica a tutto ciò che riguarda la corsa e il cavallo. Farà l’allenatore, pulirà le stalle, organizzerà eventi, ma non potrà più montare il cavallo e correre. Qualcosa che non puoi cambiare.
Da tantissimo tempo è un agitare continuamente troppe cose in una volta, il non potere rinunciare a nulla di ciò che penso io possa fare. Mi stanca ciò che non mi viene facile. Finchè vado avanti tutto è ok, non mi fermo, il mio entusiasmo continua, sono capace di grande resistenza e per lunghi periodi.
Avere vissuto da piccola allo stato brado per certi versi, e con troppi pesi più grandi di me sulle spalle ha prodotto questo comportamento. Detto in un altro modo, mi venivano affidati compiti troppo grandi ma con direttive insufficienti, e non era importante il modo in cui le portavo avanti. Mi sono sempre inventata molte cose, ho trovato da sola dei metodi, ecco perché le tecniche mi hanno sempre affascinata , anche se poi le abbandono perché mi fanno sentire stupida.
Sono stata fortunata per molti versi, la mia fantasia aveva libera espressione e non ho mai avuto a che fare con la noia, ma da adulta ho avuto qualche problema. Mi piace cucinare, preparare più cose contemporaneamente in tempi veloci con buoni risultati per molte persone, ma poi non mi piace riordinare, è un sacrificio puro tutte le volte. E se capita che abbandono tutto per l’indomani mattina, quella confusione lasciata mi violenta la mente ma senza che io lo avverta, so che è così, perché sicuramente non mi alzerò di buon grado dal letto.
Ci sono cose che mi rifiuto di fare.
Però giusto per dare meglio idea di come funziono, se poi per caso mi ritrovo nel lavoro qualcosa di fastidioso da dover sistemare, ecco che mettere ordine a casa diventa meno spiacevole, e rimando di turno la cosa al lavoro. Alla fine le cose le faccio, altrimenti potrei andare sotto i ponti, ma con uno stress mentale elevato per la grave incapacità di pilotare la mia volontà.
“La volontà rende l’uomo divino” , per me è vero , e ci distingue anche dagli animali. Ecco forse sarebbe meglio dire che ho un difetto nella volontà e la necessità che qualcosa o qualcuno dia la traccia madre, perché le piccole me le do di continuo.

Ho fatto fatica a non scrivere questa cosa in cinque minuti come di solito faccio e senza rileggere, sono perfino uscita e tornata perché nel frattempo avevo altre dieci cose da fare.

Ultima modifica di webetina : 26-04-2010 alle ore 13.38.59.
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