Discussione: Azioni involontarie
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Vecchio 28-04-2007, 09.40.49   #1
Ray
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Predefinito Azioni involontarie

Siccome l'essere umano ordinario è convinto di una serie di cose assolutamente pretenziose riguardo a se stesso, come per esempio egli è convinto di avere una volontà, di essere un tutt'uno, di avere una coscienza fissa e via dicendo, tende a non accorgersi di tutta una serie di evidenti e quotidiane realtà che sconfermerebbero quanto pensa.

Eppure, se volesse, avrebbe a disposizione una quantità pressochè illimitata di esempi che gli permetterebbero di capire come stanno realmente le cose. Non solo, una volta capitolo, questi elementi potrebbero anche suggerirgli delle strade per migliorare se stesso.

Uno degli esempi più ecclatanti di quanto vado dicendo è l'enorme quantità di azioni involontarie che compiamo continuamente.

Per azioni involontarie intendo una cosa semplicissima: tutte quelle azioni che non abbiamo deciso di compiere ma che, ciononostante, compiamo.

Porto un esempio così fondiamo un terreno comune di osservazione ed esperienza: provate se avete voglia di osservarvi (anche fare un minimo di attenzione va bene) mentre leggete un libro (o un giornale, un fumetto, una ricetta di cucina o quel che è, purchè richieda una previsione di lettura di almeno dieci minuti).
Io ho notato quanto segue: mi siedo col libro in mano e cerco una posizione comoda sulla poltrona. Dopodichè, da circa 30 secondi dopo essermi piazzato (mamma mia quanto era comoda quella posizione!) inizio a muovermi. Vario leggermente la mia posizione almeno una volta al minuto e la vario seriamente ogni dieci.
Se mi sforzo di mantenere la posizione prescelta allora scattano altri piccoli movimenti inconsapevoli, come grattarsi il naso, toccarsi i capelli e via dicendo.
Per lievi variazioni intendo anche l'accavallare i piedi, girare il tallone, spostare il gomito ecc. (eepure per leggre mi basta spostare gli occhi, per il resto potrei restare immobile).

Per quanto riguarda questi movimenti devo fare una notevolissima fatica per non farli, viceversa il permettermi di farli è "riposante". Dall'altra parte i movimenti volontari per pochi che siano, come girare pagina, se osservati noto che richiedono un certo sforzo (non fisico ma mentale).

La domanda sorge spontanea: chi è che si muove? (dato che io sto leggendo)


Questo esempio riguarda solo una minima parte e una piccola categoria delle azioni involontarie che compiamo continuamente... era solo per dare un'idea di quante sono. Ah si... la volontà...
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