Discussione: Il vizietto
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Vecchio 16-03-2010, 15.08.22   #35
dafne
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
E pensavo a quando qualcuno ti fa qualcosa di male, che ti fa soffrire tanto e tu decidi di perdonarlo. Non è facile perchè tu il dolore lo provi ugualmente. Non va via. Ma devi imparare a lasciarlo perdere, devi soffrire ma non reagire più a quella sofferenza.
Se decido di perdonarti, non posso essere ancora divisa tra ciò che vorri farti (vendetta) e il perdonarti. Devo lasciar perdere la vendetta una volta per tutte, devo soffrire sino a che il dolore se ne andrà da solo forse.
Adesso faccio la saputella
Un giorno ho chiesto al mio parroco come si fà a perdonare, perchè avevo deciso di farlo ma in fondo in fondo sentivo che era cambiato ben poco.
Lui mi ha detto che in realtà noi da soli non sappiamo perdonare, che abbiamo bisogno di rivolgerci a Dio e chiedere a Lui di aiutarci in questo.
E un dialogo a tre, mi ha detto, tra te che chiedi al Signore di aiutarti a perdonare l'altro.l'altro in questione e Dio stesso.

A distanza di qualche mese (purtroppo ho avuto poco tempo per proseguire quel cammino, dovrò rimediare) questa cosa continua a suonarmi come un qualcosa di cui ho ho appreso l'importanza.
Perchè aver bisogno di Dio? Perchè, secondo il mio sacerdote sempre, noi da soli non sappiamo amare, il che non è molto distante da quanto diciamo qui spesso anche se con altri esempi e con altre modalità.
Io ho bisogno di "scaricare" a Dio la mia patata bollente, ho bisogno di lasciare che Lui veicoli per me un qualcosa che a quanto pare non viaggia solo da me verso l'accusato ma anche viceversa.

Volendo fare la saputella potrei dire che il fatto che siamo frammentati (come se avessi capito che vuol dire davvero.. ) mi fà pensare che quello che dovrebbe essere una chiusura (il perdono come soluzione a un conflitto) dovrebbe essere supportata da tutte le parti di noi, anche quelle che viggiano per conto proprio e che nutrono motivi di rancore per quella persona per motivi che a noi del momento sono appena percettibili.

Se il problema siamo noi e il nostro modo di rapportarci a una determinata situazione fintantochè rimaniamo in quel modo, finchè restiamo come siamo, il conflitto non è sanabile. Allora o si rinuncia (ma anche per quello dovremmo cambiare, dovremmo essere in grado di fare una scelta diversa,credo) oppure ci si affida a qualcosa di più grande, qualcosa su cui non cerchiamo di porre alcun controllo, qualcosa che in qiualche modo riesce a dominare ogni nostro stato.

Per quello penso che a chi non crede davvero in Dio l'affidarsi alle Sue mani non porti gran frutto.....

Detto questo mi scuso perchè mi sà che ti ho portata fuori strada rispetto agli intenti del capo però mi sento di ringraziarti per la caparbietà con cui stai afrontando questa cosa permettendomi di riflesso di vedere che mi suona in altre cose
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