Discussione: Illusione e realtà
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Vecchio 12-05-2007, 10.33.52   #13
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Predefinito Seghe mentali sulla realtà...

Questo scritto l'ho fatto in un momento di crisi autentica due giorni fa...
Ora ho capito che ciò che si vuole a tutti i costi definire come realtà, è indefinibile. In realtà nulla è definibile, ma tutto è sperimentabile. Tu sperimenti la tua realtà, e questa vale per te e basta. Molte cose che ho scritto qui sotto non le penso più. Ma le sperimento...

10 maggio 2007

Tutto ciò che sto seguendo in questo tempo, sono solamente concetti, sono solamente illusioni della mente.
tutto ciò di cui parlo, scrivo, discuto, mi lamento, è nient'altro che illusione.
La spiritualità stessa è illusione.
Il tempo è un'illusione tanto che il passato e il futuro ormai non mi riguarda e sta diventando semplicemente una traccia che mi rimane in memoria di ciò che è successo prima e di ciò che mi immagino per il futuro.
Ciò che scrivo sono solamente concetti, tutto sta sballando totalmente. La realtà attorno a me si sta sciogliendo letteralmente sotto i miei occhi e i miei sensi. Che cos'è la realtà poi? La realtà non esiste. Ed anche che la realtà non esista non esiste, ed anche che la realtà della realtà che non esiste non esiste, non esiste. Nulla in realtà esiste e nulla in realtà non esiste.
La dimensione attuale non è che una stupidissima dimensione tra le tante. E' la dimensione della mente, dell'ego, della separazione. Ma non si può uscire da questa dimensione se si continua ad usare quegli stessi meccanismi che ti tengono imprigionato in questa realtà materialistica.
In realtà non è possibile nemmeno definire ciò che noi siamo perchè è pur sempre un concetto.
Dietro alle parole gioia, amore, felicità, spiritualità, pace, noi non abbiamo altro che concetti di come dovrebbe essere. Ma non lo sappiamo.
Non sappiamo cosa significhino veramente questi concetti e non appena lo sapessimo non ci interesserebbe di parlare di loro. Ci sembrerebbero ovvietà, qualcosa di scontato e diremo:"Ma certo, come poteva essere diversamente?"
E' esattamente come noi che guardiamo la nostra realtà che ci circonda e la analizziamo: ci sono delle cose, c'è una natura e noi vediamo tutto ciò che vediamo come oggetti che hanno una forma definita, un colore, una consistenza propria, e diciamo, ecco quella è una casa, questo è un albero, quest'altra è una strada, e così via, e tutto ci sembra quello che è per quello che è. E' semplicemente il manifestato.
Non ci facciamo un concetto sul manifestato, anche perchè non ci è dato di fare concetti su queste cose perchè sono altre le cose che dobbiamo sperimentare in questa vita. Ma ora sembra che sia venuto il momento di mettere in discussione anche ciò che vediamo, perchè anche ciò che vediamo, il manifestato è basato sull'idea della separazione e non dell'amore e dell'unità (cosa siano poi queste due cose io non lo so).
E così è per il discorso della spiritualità, e dell'amore. Noi non siamo in questa realtà di unione, noi non siamo nella dimensione dell'Uno e dell'amore e perciò finchè non ci siamo tutto ciò che ci diciamo su di essi non è altro che concetto su esperienze passate. E le esperienze passate non portano ad altro che alla separazione. Perchè questa è la realtà, questa è la dimensione della separazione, è il regno della mente. E solo lasciando la mente e la separazione si può cambiare dimensione ed accedere ad una realtà superiore, di unità.
Ma come si può lasciare la mente?
Io non so cosa significa nemmeno lasciare la mente. Non lo so, e non so per quale motivo si debba farlo. Ma sembra che sia venuto il momento se io e non solo ci troviamo in questa situazione bizzarra.
Forse è solo andando letteralmente fuori di testa che si può cambiare dimensione. Riconoscendo che tutto ciò che facciamo non è altro che illusione mentale di separazione. In realtà la mente può vedere tutto, qualsiasi cosa per ciò che non è o per una cosa separata, e quindi può vedere anche l'amore come una cosa che non esiste. Per cui noi non dobbiamo credere a nulla e smettere di pensare. Rinunciare a tutto, tutta la nostra vita, tutti i nostri concetti ache sulla spiritualità, sull'illuminazione. Non possiamo accedere a queste realtà con la mente, poichè la mente è ciò che non ci permette di andare oltre. Anche i messaggi canalizzati non sono altro che cose che ci diciamo noi stessi per farci andare fuori di testa, e noi pensiamo che siano veramente delle entità che ci parlano, ma in realtà che cazzo ne sappiamo noi? Possiamo benissimo essere noi stessi giunti ad un punto cruciale di questa realtà che ci diciamo delle cose per cambiare dimensione. Il fatto è che noi pensiamo sempre che ci siano degli altri, che siano altri che ci portano messaggi, che siano entità o spiriti di altri mondi. Ma non esiste l'altro nella dimensione dell'unità.
E' tutto così relativo, è tutto così assurdo, è tutto così paradossale. Non so nemmeno se sono io questo.
Io sto perdendo tutto, non so per cosa poi.
Non mi rimane nulla di questo mondo che vaghe tracce di memoria su ciò che sono stato, su ciò a cui ho stupidamente creduto e su ciò che continuo a fare. E' devastante e non posso più tornare indietro.
So che non sarò più lo stesso, e non voglio nemmeno pensare cosa ne sarà di me domani.

Luca
(di chi è poi questo nome? E perchè ho un nome?)

Ultima modifica di Uno : 12-05-2007 alle ore 10.55.59. Motivo: eliminato link (vedi regolamento)
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