Citazione:
Originalmente inviato da DanieleAsunis
Secondo me perchè non triangola.
Cioè perchè, dal momento in cui la persona (che autoindaga) ha cognizione di trovarsi spesso a viaggiare tra uno stato di coscienza e un altro, non si chiede: "chi è cosciente di entrambi gli stati?"
Perchè per esempio, una persona può scoprire anche in modo fortuito che oltre allo stato di coscienza cui è sempre stata abituata, possono essercene altri più limpidi o un pochino più beati, che possono non corrispondere alla 'percezione di sè' generando così confusione.
Quindi uno potrebbe ritrovarsi a rincorrere continuamente uno stato di coscienza + limpido di cui in qualche modo è venuto a conoscienza, convinto invece di oscillare tra stati di coscienza 'colorata' e coscienza di sè.
Per questo trovo molto sensato e giusto metodologicamente il 'triangolare'.
Ti permette sempre di non restare impigliato.
Che ne pensi?
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Negli stati più limpidi (se intendiamo la stessa cosa) la presenza di se è sempre compresa altrimenti non c'è limpidezza, è vero che c'è un salto di stati che alcune tradizioni chiamano attenzione che possono essere ricordati singolarmente o meno... nel senso per esempio che passando dalla 1° comunque ordinaria attenzione alla seconda, tornando indietro non si ricorda nulla se almeno le due attenzioni non si sono integrate nel nostro Essere... ma non vai nella 2° senza una limpidezza o presenza di te maggiore.
Quindi più che triangolare parlerei di integrare.