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Vecchio 08-08-2007, 19.28.39   #7
Ray
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Mi piacerebbe fissare alcuni punti prima di lanciarmi in sperequazioni. Dici che come percepiamo il mondo non dipende da come sono le impressioni in origine, forse meglio come sono le fonti dell'impressione (o no?). Ok, ma siccome credo (e fai intendere) che comunque le impressioni non sono tutte uguali neanche potenzialmente e, di conseguenza, non è uguale il nutrimento che possiamo trarne, diciamo che data la stessa fonte o la stessa impressione Tizio e Caio percepiranno il mondo in maniera diversa e questa diversità dipenderà dalla larghezza delle maglie della retina, dall'affilatura delle lame e dalla velocità di vibrazione delle stesse.

Se fin qui va bene c'è un punto che vorrei chiarirmi. Verrebbe da pensare che più la retina ha maglie strette più le impressioni sono "sottili"... in qualche modo si colgono diciamo più particolari. Tuttavia dici anche che siamo abituati ad affettare la realtà tanto quanto serve perchè possiamo comprenderla. Da ciò sembra che minore è la mia capacità di comprensione maggiore sarà il numero di fette in cui taglierò la realtà... quindi maglie più strette.

Invece a me verrebbe da pensare che più le maglie sono strette maggiore è la mia diciamo attenzione ovvero la mia capacità di cogliere. Se puoi chiarire...

Poi passiamo a velocità di vibrazione e affilatura delle lame (forse è questa l'attenzione o quella che fa le fette... forse è tutto interconnesso... )
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