Discussione: Il prete e la monaca
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Vecchio 02-09-2008, 00.14.26   #1
gibbi
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Predefinito Il prete e la monaca

Non era sicuramente nč il luogo , nč il momento ....alla spiaggia , ieri , ultima domenica di agosto .... e con mia grande sorpresa un ricordo condiviso con una milanese , cittadina di nascita .
Ci siamo ritrovate a parlare dello scaldino , un sistema economico e salutare per riscaldare il letto che si usava nelle case di campagna, dove fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento e dell'intera abitazione solo la grande cucina aveva il camino o stufa .
Parlo dell'inizio degli anni '70 . Bambina cercavo e trovavo spessissimo ospitalitā presso una famiglia "putativa" , gente di campagna la cui casa era priva dell'impianto di riscaldamento e non esistevano termosifoni o stufette per riscaldare le camere da letto. Unica eccezione la canna fumaria che attraversava verticalmente le stanze al piano superiore , ma il fuoco al piano di sotto ,dopo la cena, non si alimentava pių e quindi il tepore alle camere superiori scemava giā prima di coricarsi.
I figli della coppia che mi ospitava usavano il mattone riscaldato sopra la stufa che veniva opportunamente "avvolto" in un panno e talvolta le bouillottes . A questo proposito la mia amica ricordava che a casa di sua nonna il letto era talmente gelido che non sapeva
mai dove tenere la bottiglia dell'acqua calda ,che spostava freneticamente dalla pancia ai piedi e viceversa .
Ai piedi del lettone dei miei nonni putativi invece , c'era il "prete" , un trabiccolo di legno , un telaio di forma oblunga tipo una slitta che teneva alzate le coperte. Nella parte centrale della struttura , un fondo di metallo dove veniva appoggiata , una mezz'ora prima di coricarsi , "la monaca" , un contenitore tondo , di coccio colmo di brace ricoperta da cenere per evitare il fumo e gli incendi .
Il coperchio era forato e permetteva cosė al calore di scaldare le lenzuola gelide e aiutava ad asciugarle dall'eccessiva umiditā.
Dormire con loro era sempre una piacevole avventura e me ne stavo tranquillona sotto le coperte sospese da quello strano oggetto che a me sembrava enorme e che ho visto usare , talvolta , anche per far lievitare pių velocemente il pane .Si metteva il contenitore con
l'impasto sotto le coperte e prete e monaca facevano il resto.
Chissā cosa ha determinato questa curiosa scelta dei nomi .

P.S. mi sarebbe piaciuto postare una foto , ma sto imbranatona

Ultima modifica di gibbi : 02-09-2008 alle ore 00.25.51.
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