Discussione: Spada e Mente
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Vecchio 02-04-2007, 12.02.19   #7
Kael
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Io dico che la nostra spada non è forgiata per niente..

Un grosso e pesante (quindi ingombrante e poco maneggevole, lento nei movimenti... vedi meccanicità) pezzo di ferro grezzo, che ancora non ha subito le dovute trasformazioni se non quelle primarie più semplici, giusto quel tanto che serve per vivere..
Un pezzo di acciaio simile non solo è ben poco utile, ma risulta fra l'altro un pesante fardello da portarsi dietro... per restare in metafora, se non è adeguato a tagliare i rami della giungla, non fa altro che ingombrare ancor di più e rallentare il cammino.. Ma per raggiungere il cuore della foresta, quello più fitto e rigoglioso, è uno strumento indispensabile senza il quale non vi si giungerà mai.

Citazione:
Beh... provate ad immaginare il processo di lavorazione di una spada sulla nostra mente... cosa sono le martellature? Il fuoco? L'affilatura?
Il fuoco è ciò che rende malleabile l'acciaio, cosa rende malleabile la mente? Tutto ciò che non segue i nostri pregiudizi, i nostri preconcetti, ci spiazza... ci scalda... "solve" le nostre cristallizzazioni, anche se la forma rimane la stessa. Un fuoco, un attrito, che si genera dal non assecondare i nostri (falsi) desideri del corpo, che passa così attraverso i nervi... Il fuoco dunque come shock...A questo punto sarebbero necessarie le martellature, battere il ferro fin che è caldo per cambiare forma, ma l'uomo difficilmente possiede il "quando" e spesso perde il momento buono... Magari batte l'acciaio una volta raffreddato e si lamenta pure che non riesce a modellarlo come vorrebbe... La mente si raffredda velocemente senza aver cambiato forma, ritorna "dura" e contratta. Bisogna usare quei pochi minuti in cui l'acciaio è incandescente...
Le martellature potrebbero essere la concentrazione, che oltre a comprimere le molecole di acciaio e far diventare la spada piu densa, le fanno anche assumere una forma appiattita, in modo che abbia una aerodinamica perfetta per volare veloce nell'aria...
L'affilatura infine, togliere il superfluo, far diventare la lama tagliente come un rasoio... rendere il suo filo "sottile" così che possa liberarsi di qualsiasi ostacolo... E' concentrazione anche questa. "Mettere l'anima in quello che si fa" è un po' come mettere la spada sull'affilatore che gira e si mangia il superfluo... Fa scintille, e c'è da dire che se l'acciaio non è buono (cioè non è stato martellato per bene) invece di affilarsi si sfalda... Una buona lama si vede nel momento dell'affilatura... se viene troppo rovinata dall'affilatore forse è meglio rimetterla nel fuoco e poi batterla ancora per renderla più resistente...
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