Citazione:
Originalmente inviato da dafne
Veramente io mi riferimo in modo esclusivo ai lavori di casa, riferito ad una mia esclusiva visione della gestione della cosa Sole, per la quale lavare i piatti, stirare e portre da bere e da mangiare al maschio anche se uno non è invalidati a letto è talmente meccanico da risultare invisibile.
L'idea di Filo di vedere la casa come un bene usufruito da tutti e in base a questo da tutti mantenuto in buono stato mi è sembrato "illuminante" per il tipo di esperienza che ne ho vissuto io ecco tutto qua, la solita acqua calda di Daf
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Ma si la mia era una provocazine forte, ma non verso di te, ho solo catturato una tua frase.
Proviamo a valutare l'idea di Ray.
L'uomo o la donna INDISTINTAMENTE CHI sono fuori che portano la pagnotta a casa, l'uomo o la donna che resta a casa, accadusce la casa, la cura, la lava fa si che tutto sia in ordine e l'ambiente in equilibrio, i figli puliti e seguiti con cura e una buona base ed esempio
A questo punto quando l'uomo o la donna che il suo ruolo lo svolge fuori torna, è giusto o no che sia accudito? Anche un pò viziato?
Spostiamo la cosa su di noi, come se fossi tu o io che lavoriamo fuori. Se tu che lavori fuori mentre lui è a casa e può avere i sui spazi, quando torni a casa stanca per aver interagito con l'esterno e magari con un capo un pò severo e rigido, se lui che è casa ti vizia un pò sei felice? Lo chiami amore e cura?
Il tuo discorso lo capisco, in automatico ci prendiamo cura degli altri, ma non è colpa dell'uomo ma nostra che non lo facciamo con amore ma per dovere. Nel passato la famiglia era così, è stravero che poi è degenerato, ma io la rivoglia quella Famiglia in cui ci si aiutava con amore, ognuno il suo ruolo. C
he sia l'uomo o la donna che lavora.
Voto Ray alle prossime elezioni!