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Vecchio 09-03-2009, 23.13.44   #36
filoumenanike
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Beh, i figli apparterranno anche ad entrambi i genitori (non i figli, ma i doveri che essi comportano), ma la gravidanza se la fanno le donne.
Io dirigo una piccola azienda e quando devo assumere qualcuno mi informo eccome sull'intenzione di far figli. Sia che sia uomo sia che sia donna. Il motivo è che il lavoro che faccciamo è considerato tra i cosidetti "a rischio" e quindi la maternità obbligatoria dura 18 mesi. Quando assumo qualcuno so già che lo devo formare, che diventerà realmente capace di svolgere le sue funzioni per intero solo dopo vari mesi. Inoltre siamo, seppur piccoli, in espansione, quindi investiamo molto nelle persone che vengono a lavorare, ci interessa soprattutto la voglia e la capacità di crescere professionalmente e "quanto hanno intenzione di metterci" (cosa che viene ripagata sia in termini economici che di condizioni lavorative generali che di soddisfazione).
Quindi se assummo una donna, la formo, le affido situazioni di una certa responsabilità, le faccio gestire delle cose o magari dei settori e poi questa resta incinta, e va via lo stesso giorno che lo scopre, io e tutti ci troviamo in una situazione estremamente difficile.

Chiaro che non è che se unna mi dicee che farà figli non l'assumo. Se è valida la assumo lo stesso. Se poi mi dice qualcosa tipo pensiamo di far figli tra un paio d'anni lo so prima e la cosa è più gestibile.
Discriminazione? Può darsi. Ma anche onestà che do e richiedo. Sapresti darmi alternative al chiedere? (che non sia prendere solo uomini e stop, dato che anche le donne, per il lavoro che facciamo, sono un valore non sostituibile).

Bon, forse è OT e ci vorrebbe un tread apposito, inoltre non ho fatto unn discorso generale ma mi son limitato alla situazione mia, però forse si arriva lo stesso al discorso generale che voleva fare Uno e cioè che sarebbe meglio trovare un sistema più adatto alla realtà di tutelare i diritti della famiglia (e dellle donne... perchè questi diritti ricordiamoci che devrebbero essere pensati soprattutto per i bambini).
ho anch'io un piccola azienda da gestire e se assumo una donna, la esamino dal punto di vista professionale, se ha esperienza nel nostro campo non ha bisogno di un periodo di apprendimento, bado alla sua onestà, al suo curriculum e se è giovane non le chiedo dei figli, chiedo se è fidanzata e quali programmi ha per il futuro. mi è capitato di avere una impiegata rimasta incinta per due volte, a differenza di tre anni, è stato un periodo difficile ma lei non si è approfittata del suo stato , ha smesso di lavorare al quarto mese e ha ripreso dopo i tre mesi dalla nascita. non vessata da noi ha dato sempre il meglio nel suo lavoro, non nascondo che mio marito strillava che non avrebbe più voluto impiegate donne ma era solo il disagio momentaneo, chi la vora in proprio deve considerare certi aspetti. discriminazione? e me lo chiedi, certo la gravidanza appartiene a noi donne ma i figli sono anche del padre e soprattutto saranno il futuro della società, e pertanto, mi sembra plausibile pensare che lo stato dovrebbe sostenere le piccole aziende, dare la possibilità a chi è madre di ususfruire di supporti quali asili funzionali e dislocati in posizioni strategiche della città, permettere anche al genitore di subentrare nella cura del figlio, per lo meno fino ad un anno di età, con periodi o orari variabili a seconda delle esigenze del nucleo familiare e del posto di lavoro. e certo le donne non lavorano solo per fare carriera, o per sentirsi realizzate, la cui cosa approvo pienamente, le donne lavorano anche e soprattutto per mandare avanti la famiglia, oggi con un solo stipendio da operaio, non credo che si possa fare molto!
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