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Vecchio 10-03-2009, 00.01.25   #39
gibbi
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
E se un padre vuole essere un padre presente dici che non cozza questa parte del suo essere con il dover mantenere la famiglia o quanto meno questo figli/i?
Capisco quello che dici, però la "colpa" di un certo stato di cose è proprio del femminismo e di una certa falsa emancipazione.
Torniamo indietro storicamente, l'uomo lavora uscendo di casa (dalla caccia, al contadino, alla fabbrica etc) e la donna lavora in casa o poco fuori (orto, campo vicino) quindi riesce a conciliare il lavoro con i figli.

La situazione potrebbe essere sensata e razionale, lavoro è lavoro, una famiglia si manda avanti in due etc....
Purtroppo non è così splendente per via di un maschilismo degenerato con l'avvento soprattutto del denaro, l'uomo padre-padrone può controllare la richezza della famiglia con facilità tenendo in mano i cordoni della borsa (letteralmente), cosa che precedentemente era impossibile, occorrevano magazzini per conservare beni soprattutto alimentari ma non solo, e spesso nelle famiglie importanti la padrona di casa teneva la chiave della dispensa.

Quindi ci troviamo nella situazione in cui l'uomo può ricattare la donna: "se non fai così.....","allora io mi trovo un'altra, me ne vado e mi porto via tutto...." oppure "ti caccio perchè ho tutto io in mano etc..."
La donna resiste per secoli e poi giustamente si ribella, però secondo me nel modo sbagliato. Identifica la sua emancipazione nel lavoro fuori dalla casa: " se io ho il mio stipendio, qualsiasi cosa succeda sono a posto" e "Se ho il mio stipendio non può ricattarmi" e "così sono uguale" etc....
Infatti siamo arrivati al punto che se a molte piace lavorare fuori, molte che non ne hanno bisogno (ce ne sono, basta vedere tra i cosiddetti vip) comunque si inventano una sorta di lavoro (a livello più popolare le varie multilevel ci hanno campato e ci campano da una vita) per affermare l'uguaglianza e comunque se non fanno almeno finta di lavorare stanno male psicologicamente, ne abbiamo già parlato tempo fa.

Che faccio continuo o riesci/riuscite già a vedere dove andrebbe a finire la riflessione?
Condivido tutto e mi soffermo un attimo sulla frase nerettata perchè trovo che quanto espresso sia una delle cause dei "guai" di cui stiamo parlando .
La società contadina intanto è caratterizzata dalla grande famiglia ( venti e più persone, nonna e tante zie cugine .... la mamma può lavorare nei campi anche un po' più in la') ed è verissimo che le chiavi della dispensa le teneva la Donna della famiglia .
Con l'arrivo del denaro/stipendio intanto la famiglia rimpiccolisce e per una notevole percentuale di uomini ( "molto" notevole ) la casa e i figli , l'impegno della donna in famiglia non è considerato lavoro perchè non è produttivo di reddito . La donna in casa svolge un suo ruolo naturale che proprio perchè "naturale" non ha da costarle fatica , la fatica è tutta dell'uomo che è l'unico che procura il cibo , l'unico che lavora e si stanca "giustamente" , l'unico che guadagna.
Le frasi con il "mantenere , mantenuta , io mantengo , si fa / ti fai mantenere........." abbondano e sono quasi immancabili ad ogni piccola crisi / litigio , l'aspetto economico è fonte di ricatto (l' uso dei verbi al presente non è errore grammaticale ) ed è venuto naturale per la donna cercare l'indipendenza economica attraverso l'unica fonte possibile, il lavoro fuori casa .
Io sono certa che se il lavoro della donna in casa avesse avuto il giusto riconoscimento e fosse stato seriamente valutato come in realtà è e cioè altrettanto produttivo di reddito di quello svolto fuori casa svolto dall'uomo ( a tacer d'altro , quanto meno sotto l'aspetto del risparmio che questo lavoro porta all'economia della famiglia ) , il movimento per l'emancipazione ,forse, si sarebbe limitato alle lotte per la conquista dei diritti dai quali le donne erano totalmente escluse ( siamo state ammesse al voto nel 1946 !!!!!!!!!).
Ma non ne sono certa; i problemi sono molto più complessi perchè la scarsa considerazione della figura femminile e la sua atavica "inferiorità" rispetto all'uomo sussisteva ( e sussiste ) indipendentemente dall'aspetto economico.
Come hai ben rilevato non è bastato guadagnare , ma per esperienza sul campo posso confermare che stante la situazione in cui purtroppo versa la famiglia oggi , guai se la donna non guadagnasse e non sto parlando dal punto di vista del bilancio familiare.

Ultima modifica di gibbi : 10-03-2009 alle ore 00.07.13. Motivo: non ho letto Filo e Ray
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