Intanto riporto qualcuna delle massime contenute nell'opera FIlocalia.
"Non domandare, nella preghiera, che le cose vadano come vuoi tu, non sempre il tuo desiderio É in accordo col volere divino. La preghiera migliore, come ti è stato insegnato, è “ la tua volontà sia fatta “ in me..."
"Quando ti accingi a pregare veramente, aspettati il peggio dal demonio; tu resta saldo e proteggi il frutto della preghiera. Fin dai primordi, il compito dell'uomo fu di coltivare e custodire (Gen. 2, 15). Perciò dopo avere atteso, con la preghiera, all'opera di coltivazione, non lasciare indifesi i frutti del tuo lavoro, altrimenti la tua preghiera sarà stata vana."
"Chi prega per ottenere il pane soprannaturale, non ottiene naturalmente il pane intero come É in se stesso, ma tanto quanto ne può ricevere. Il Pane della Vita (Giov. 6, 35) dona se stesso a tutti quelli che chiedono, poichè ama gli uomini, ma non a tutti ugualmente: a coloro che hanno compiuto grandi azioni di rettitudine Egli dà di più, e a coloro che sono poveri di simili azioni, meno; a ciascuno tanto quanto lo sviluppo (o buona disposizione) della mente gli permette di ricevere."
"Non stupirti se quando sei sulla soglia della virtù verrai assalito da gravi e intense tribolazioni. La virtù non è Virtù se non implica arduo travaglio... Per questo Cristo ti dice: “ Prendi prima la tua croce e poi seguimi..."
"L'invulnerabilità all'ira è superamento della natura senza alcun sentimento di dolore per le ingiurie ricevute. Essa É il frutto di lotte e sudori.
La non violenza, É un immobile stato dell'anima che rimane se stessa in mezzo agli onori e al disprezzo.
L'invulnerabilità all'ira, comincia col silenzio delle labbra quando il cuore è in tumulto; progredisce quando il pensiero rimane calmo nell'agitazione dell'anima; giunge alla perfezione quando la mente si conserva serenamente tranquilla sotto l'impeto dei venti nefasti."
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in tenebris lux factus sum
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