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Vecchio 06-11-2007, 15.17.01   #27
dafne
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giudichiamo noi stessi e alla ricerca di conferme di quel giudizio cerchiamo il giudizio degli altri, questo è stato detto.
gli altri non sono importanti in questo meccanismo se non in misura di quanto il loro presunto giudizio ci asseconda.
il reale giudizio degli altri non c'interessa...o ci fa tentennare un pochino.. se non ci piace quello che ci rimandano li massacriamo con un giudizio su di loro..
ehm
i falsi giudizi che abbiamo su di noi possono essere quella serie di personalità che abitano in noi?
il non giudicarsi può corrispondere a quel non identificarsi con la personalità di turno? quella che reagisce a un fatto o a una parola?
nel caso dell'esempio di prima, tanto per restare in linea col discorso, sia essere fedele che essere infedele sono giudizi che do su di me, che si alternano nelle varie occasioni (es, fedele con marito prima, infedele facendo l'amante dopo..) finchè mi ci identifico sarò una o l'altra e manterrò vivo il giudicare (per forza di cose perchè mi faccio coinvolgere nella situazione..) sia su di me dafne sia sugli altri, perchè a giudicare è sempre una delle due facce ...
...se sono fedele per forza rinnegherò l'infedeltà mentre se sono infedele per forza rinnegherò la fedeltà...
lo stato di grazia, l'assenza del giudizio, l'assenza di identificazione dovrebbe essere quindi nella consapevolezza di essere entrambe? o nessuna delle due?
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