Ciò che mi colpisce di questo artista e quindi dell'arte che propone anche se devo dire ho seguito poco la vicenda, è la possiblità di vedere il nuovo nel vecchio -come fai notare - che da statico, nella mente di chi guarda e dall'idea che si è fatto di un oggetto, divene dinamico. Dunque la possibilità di stimolare, mediante occhi nuovi forniti anche dallo stupore che la cosa suscita, la visione della cosa; una piccola metamorfosi allora che mi da l'impressione di movimento.
Il colore, poi, che di per se assume un significato, forse, anche ed in corrispondenza del gesto o ancora l'espressione di un modo di comunicare artisticamente nuovo ( non so infatti se esista qualche altro che segue questa " corrente" ), credo che siano cose da non tralasciare. Poi, ovvio, la mia ignoranza, naturalmente, è aperta anche ad altre visioni.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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