Discussione: Confidenze
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Vecchio 05-06-2008, 20.36.35   #14
jezebelius
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
aggiungo: ci sono poi le confidenze che si fanno alle persone a cui si vuole bene per condividere una gioia, un momento speciale, qualcosa che ci riguarda molto da vicino.. queste come le vedete?
Citazione:
Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio

Mi è capitato a volte di stare male perchè volevo confidarmi con qualcuno ma questo qualcuno non aveva nè tempo nè voglia di ascoltarmi, e allora succede che quasi si implora di essere ascoltati perchè è un nostro bisogno in quel momento, in quel momento vogliamo far passare qualcosa di noi, se si è in due a portare un peso sarà meno pesante da per la persona, ma si raddoppia il rischio che venga alla luce.
Se l'altra persona non se la sente di portare questo peso dobbiamo continuare a tenercelo per noi, anche se in quel momento non ce ne importa tanto di tenere il segreto quanto di scaricarlo...
E' inutile poi prendersela se questa persona non riesce a mantenerlo, dal momento che nemmeno noi siamo stati capaci di tenerlo.
Tenere un segreto altrui è come avere una pistola carica a portata di mano, prima o poi si usa..... e la persona che ci fa la confidenza deve essere consapevole di questo...
Qui farei ancora un'altra distinzione, partendo da quello che avete detto.
Secondo me una cosa è con-fidarsi di/a qualcuno, tipo Tizio lo dice a Caio, perchè, come ha detto Red, ci potrebbe essere una occasione particolare come un momento di gioia o insomma qualcosa che ci riguarda molto da vicino.
Altra cosa è che da questo punto Caio inizia a dire in giro quel che gli avevo con-fidato.
Qui mi sembra allora che siano due situazioni di cui non si più non tenere conto.
Se Tizio si è fidato mi pare che si sia dato in qualche maniera, si sia aperto. Mi pare anche che questa apertura sia inevitabilmente collegata a quello che Tizio pensa/crede di Caio. Insomma lui si è aperto ed ha rivestito Caio ( non importa ora se giustamente o no ) di una necessaria caratteristica ossia quella che intende Caio capace di ricevere.
Se Caio per superficialità - che ci può anche stare fino ad un certo punto - o " tanto per ", come ho detto su, credo che individui una ulteriore differenza.
Non saprei dire fino a che punto si può mantenere un segreto, dipende anche dalle circostanze secondo me.
Mi è capitato ad esempio di tenere una cosa che mi era stata detta, appunto in un momento particolare, e che non ho mai detto a nessuno. poi inevitabilmente, come dice Stella, se la cosa si allarga - e lo ha fatto - almeno non ci si può addebitare una responsabilità. Di fatti a distanza di anni sta cosa si è saputa ma io non ho ( e non avevo ) detto nulla.
Forse cambiando l'intenzione a questo punto cambia anche la responsabilità.
Quindi se lo dico " tanto per ", pur superficialmente, c'è una responsabilità maggiore nel senso che comunque mi porto dietro " qualcosa " dell'altro.
Se questo " segreto", questa confidenza la espongo con una differente intenzione ( per esempio portare una esperienza altra, pur non facendo espresso riferimento al fatto in se che riguardava chi a me si è confidato) forse la cosa è diversa.

Per rispondere a Red, direi che nel momento in cui confido qualcosa è perchè o voglio rendere partecipe chi la riceve, quindi mi fa piacere, o perchè ne ho bisogno e nulla esclude che questi due aspetti siano collegati.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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