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Vecchio 08-07-2010, 10.01.12   #86
Edera
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio

Come avete detto voi è importantissimo per chi e per cosa si fanno le cose.
Se studio come un matto per gli altri si che rischio di andar fuori di testa. Se studio come un matto per me stesso.... che dite?

E' giusto o sbagliato?
Credo sia molto difficile fare le cose davvero solo per sé, Luke l'ha giustamente precisato. Nel mio caso dopo aver passato una vita nel limbo, senza aprire praticamente libro (c'è da dire che avevo molto altro che mi offuscava i pensieri) e a guardarmi vivere nell'inedia pian pianino sono arrivata a fare qualche passo e quest'anno mi sono messa a studiare. Credo di aver iniziato a studiare come una matta, solo ora che ho dato qualche esame la situazione si sta normalizzando anche se una certa tensione rimane sempre. Sento che la tensione è una cosa che mi rende viva, non è facile ma allora stesso tempo sento che è indispensabile. Non è che se non prendo il massimo sto malissimo ma punto a fare più che posso perchè devo mettermi alla prova. E' questo tendere, questa tensione che mi sta aiutando a muovermi. Quindi per me è 'giusto'.
Invece un ragazzo che conosco era dispiaciuto per un 27 ( un esame dove il professore non dà mai 30... Quello su Dante e Tasso che devo fare ) perché suo padre sarebbe rimasto deluso. Ecco per me questo è deleterio..
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