Visualizza messaggio singolo
Vecchio 01-08-2010, 12.43.15   #30
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Vuoi dire che non e' tanto il giudizio o meno che fa la differenza quanto la sua esternazione , l'emetterlo per imporlo agli altri ?
Cioe' finche' resta interno il giudizio ci puo' anche stare anche se lo modifichiamo di continuo ?
Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
"Emettere" lo associo alle macchinette automatiche come quelle che emettono biglietti del treno... E' comoda, basta mettere i soldi, cliccare la voce e il gioco è fatto, non occorre un cervello per questo lavoro.
Ad un certo stimolo corrisponde una risposta che viene emessa su richiesta in modo automatico.
Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Forse semplicemente, un pensiero, smette di essere tale, appena viene emesso... dunque poichè è difficile pensare realmente, l'uomo emette per non doverlo trattenere , per non dover pensare...
Pensare è un azione che avviene dentro una entità, poi per conseguenza il pensiero può avere un effetto induttivo in altre menti/entità, il famoso risuonare, ma è una conseguenza e non è il pensiero materialmente che passa.
Un giudizio (o una opinione etc, in questo senso e solo in questo, sono uguali) è la forma che diamo a dati che abbiamo o che a volte supponiamo di avere (giudizio affrettato, errato etc). Questa forma può essere emessa usando come veicolo parole, immagini etc...
Anche il pensiero può essere emesso usando dei veicoli (quindi non in forma originale), ma questo è un livello successivo al pensare, è l'espressione, la comunicazione etc...

Quindi tornando all'aforisma il vero pensare è difficile, tra le altre cose un vero pensiero non può mai essere uguale ad un'altro pensiero. Un pensiero si può copiare, duplicare etc.. ma l'originale è uno le altre sono copie più o meno fedeli. Un giudizio invece si appoggia a dati che abbiamo raccolto (o che immaginiamo di aver raccolto o che pensiamo possano esistere) che elaboriamo e riemettiamo dopo avergli dato la forma che ci pare migliore.
Capirete che la cosa è ben più facile, metaforicamente è come la differenza tra un architetto che deve da un terreno vuoto costruire una casa e un muratore chiamato a spostare di mezzo metro un muro.

Tra l'altro possono esistere due o più giudizi (e anche opinioni etc) uguali.
Uno non è connesso