Discussione: Divinita' e Daimon
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Vecchio 12-11-2011, 12.41.54   #125
nikelise
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
La tragedia datata 2500 anni fa sembra un moderno trattato di psicologia dell'inconscio ed espressa in forma artistica ad uso del popolo di Atene che in tal modo esorcizzava le forze piu' distruttive della mente .
Un po' come avviene oggi con i riti della religione cattolica cristiana ,
In definitiva la tragedia puo' esseer vista come un sogno in cui Penteo attribuisce ai vari personaggi parti di se' stesso che agiscono in lui .
Cadmo e' l'io anzi probabilmente il superIO froidiano indebolito che non riesce ad imporsi e ad integrare il Dio , Agave l'anima di Penteo scossa e compromessa dall'inconscio collettivo che invade la psiche ( tanto e' vero che la testa di Penteo , la sua razionalita' finisce in cima al tirso , al bastone simbolo di Dioniso ) , Tiresia infine e' qualcosa di particolare cioe' la capacita' vaticinatoria che il Dio , l'incosvcio conferisce all'uomo o in altre parole la funzione intuizione che consente di vedere la direzione che quel determinato momento vissuto puo' dare all'individuo .

Ma la tragedia aveva nel suo epilogo infelice la funzione pedagogica di ammonimento e di sfogo e catarsi per il Greco come in un grande momento di riconciliazione collettiva.
Tanto e' vero che il trermine stesso di tragedia significherebbe '' canto del capro '' cioe' canto di un animale sacro a Dioniso ma che veniva sacrificato .
Il sacrificio sarebbe allora il giusto epilogo del racconto .
Sul significato del sacrificio da sempre ricorrente ci sarebbe da dire molto perche' compare in tutti i riti e le religioni non ultima ma anzi con grande significato nella messa cristiana .

Ultima modifica di nikelise : 12-11-2011 alle ore 13.01.29.
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