Per come la vedo io la telefonata non ha riportato nel presente, ha fatto l'opposto, ha spostato nel passato-futuro, nel senso di una diversa velocità... l'attenzione era spostata nella mente razionale che telefonava e quindi molto molto più lenta del percepire l'altezza in cui stava il corpo, che invece era il presente.
Vivere nel presente, altezze o meno, per quel poco niente che magari se ne ha qualche sprazzo, fa una paura boia. La percezione è terrorizzante. Il pericolo è totale perchè in ogni attimo qualsiasi cosa può accadere, perchè l'attimo successivo è del tutto ignoto.
Forse, fono a che non si riesce a vincere quella paura e quindi a stazionare nel presente, vale la pena di controllare determinati meccanismi che permettono al variazione di velocità e quindi lasciare la paura nella sottomente che non si concretizzi in pensieri automatici dominanti.
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