Ma non tanto nel chiedere di fare qualcosa. Quanto già il fatto di imporre di pensare se rispondere si o no. Già questo è un comandare, perché qualcuno dall'esterno mi impone qualcosa internamente (un pensiero). Già questo da il senso di come una domanda scateni qualcosa che noi forse non volevamo o non avremmo mai scatenato da soli e quindi è comandato dall'esterno e in particolar modo da chi pone la domanda.
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