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Vecchio 15-08-2010, 16.22.33   #12
Enoch
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Un'altra sostanza degna di nota, che agisce in sinergia con il PABA è il:

DMEA

Il DMAE (2,2-dimetilamminoetanolo) è un composto naturale che si trova fisiologicamente, a basse concentrazioni, nel cervello e in alcuni cibi (specie sardine ed acciughe).
Il DMAE agisce come precursore dell’acetilcolina, che è un neurotrasmettitore coinvolto sia nelle attività cerebrali che in quelle motorie.
Per questo motivo gli effetti del DMAE si ripercuotono a diversi livelli, come viene brevemente riportato di seguito:
  • Rinforza la memoria.
  • Migliora le capacità di apprendimento.
  • Favorisce lo stato di vigilanza e la lucidità mentale.
  • Migliora il tono dell’umore.
  • Favorisce il riposo notturno, promovendo un sonno fisiologico.
  • Riduce il senso di fatica.
  • Riduce il bisogno di dormire.
  • Favorisce i cosiddetti “sogni coscienti”.
  • Incrementa le energie fisiche.
  • Migliora il tono muscolare e l’ossigenazione del sangue.
  • Favorisce la perdita di peso corporeo.
  • Antiossidante, anti-invecchiamento.
  • Allunga la durata di vita in alcune specie animali.
  • Riduce i depositi di lipofuscina.


A parte la funzione di blando stimolante cerebrale, l'applicazione del DMAE che ci interessa approfondire è questa:

DMAE e depositi di lipofuscina

E' stato notato infatti che le cellule di un organismo anziano accumulano al loro interno una sostanza chiamata lipofuscina e che non esistano meccanismi naturali noti per permettere l'eliminazione di questa sostanza.
Le macchie sulla pelle degli anziani sono un esempio di accumulo di questa sostanza.
La divisione cellulare, fino a quando è attiva, allevia il problema: le due cellule appena nate si dividono il “carico tossico”.
Che dire dell'accumulo di questa sostanza nei neuroni cerebrali, cellule che praticamente ci accompagnano fin dalla nascita e che non si dividono ?
E' li che ci sono i maggiori problemi.
Per alcuni studiosi l'accumulo di lipofuscina aumenta il rischio malattie neurovegetative, tipo morbo di Alzheimer o Parkinson.
Benché le cellule non dispongano di un enzima per “digerire” e rimuovere la lipofuscina in sostanze più semplici sono state scoperte alcune molecole che permettono alle cellule di liberarsi dalla lipofuscina. La centrofenossina sembrerebbe quella che ha il maggior grado di efficacia.
In Italia questa sostanza è classificata come farmaco, quindi non è possibile usarla per scopi riguardante la prevenzione dell'invecchiamento.
A questo proposito ci vengono in aiuto altre due molecole disponibili come integratori: il DMAE e il PABA.
La sinergia sviluppata dalle due molecole sembrerebbe essere in grado di ridurre l'accumulo e addirittura di rimuovere dalle cellule questo prodotto di scarto metabolico.

Per quanto riguarda dosaggi, effetti collaterali, ecc. sono disponibili sul web sufficienti informazioni per chi volesse approfondire.

Ultima modifica di Enoch : 15-08-2010 alle ore 16.28.50.
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