Discussione: Percezione e coscienza
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Vecchio 10-03-2010, 17.11.27   #77
Uno
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Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Qualche post fa ti ho dato una definizione di percezione (quando parlavo di immagini, sapori, suoni e via di seguito).


Eddai.... ma quella non è la definizione di cosa tu intendevi, quella è una definizione che si avvicina parecchio al reale significato del termine, significato che però poi neghi nel discorrere.
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Sai la differenza tra chi f adialoghi costruttivi, e chi invece non li fa?
E' il motivare le cose, proprio per dare all'altro modo di rispondere.
Tu dici che come ho presentato il significato di percezione nel primo post, poi è stato disatteso, peccato che non mi dici ne come, nè perchè, nè quando.

Se iniziamo a fare la lista, sei entrato con il grande concetto che qualcuno ha partorito e non hai considerato null'altro che potesse schiodarti da questo, hai definito illogiche o soggettive le argomentazioni altrui spesso senza dire perchè.
Se vuoi cerco i riferimenti a ciò che dicevo sopra e li elenco, ma devi essere disposto a leggere con mente aperta ciò che scriverei, altrimenti sarebbe fatica sprecata.
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Guarda se fai un indagine tra tutti coloro che hanno letto il post in cui uso il termine CONCEZIONE, la grande maggioranza avrà compreso che è stato un error edi battitura, e io volevo scrivere COSCIENZA.
Chiediti perchè sei tra i pochi che ha potuto pensare che io all'improvviso coniassi un termine che non centrava niente con i discorsi precedenti.
Tu chieditelo e datti la risposta da solo. Io la conosco quella risposta, ovvero tu non crechi di capire quello di cui io parlo, ma solo motivi per criticarlo. Peccato che se tu non cpaisci una cosa, non sarai mai in grado di criticarla ne di mettere in difficoltà chi l'ha detta, se non per puro caso, e del tutto incaonsapevolemente.

Io non sarei così sicuro che tutti abbiano capito che tu hai scritto concezione ma intendevi coscienza.
Se è così la prossima volta devi permettermi di dire ciò che realmente intendi e pensi al di la di ciò che scrivi.
Fino adesso mi sono permesso solo in casi evidenti ed incontrovertibili come nel caso del nome dell'autore della teoria del rasoio.

In quest'ultimo caso non stiamo parlando dell'inversione di una o due lettere, stiamo parlando della sostituzione intera di una parola

Prima di accusarmi avresti potuto dire: Ho sbagliato a digitare, volevo scrivere.... non c'era nulla di male.

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Naturalmente anche qui aspetto una spiegazione pratica ed esauriente di dove io non serei stato coerente.

Beh, questa faccio presto anche senza fare la lista, l'empiricità del metodo scientifico nel parlare impone che il significato di una parola sia ripetibile e non mutevole a seconda della comodità. Il senso può cambiare un pò a seconda del contesto, ma è il contesto a determinarlo e non l'oratore. Eh si, c'è una scientificità anche nel parlare.
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Vedi che il mio discorso era veramente ovvio e banale?
Tranne però per un particolare, che forse non sei ancora riuscito a cogliere.

Il fatto è che se abbandoniamo le certezze assolute, e quindi se abbandoniamo la pretesa di sapere una cosa al 100%, e cerchiamo di affidarci alla logica (principio di identità e principio di non contraddizione) e al rasoio di ockhan, e quindi nel caso facciamo nostro l'approccio scientifico più rigoroso, arriviamo alla conclusione che la realtà è costituita solo da PERCEZIONI e COSCIENZA.
E' questa l'unica cosa non banale del mio discorso, e ha un profondo significato di ordine teorico, anche se privo di risvolti pratici.
No sei tu che non sei riuscito a cogliere ciò che ti ho scritto, le percezioni, qualsiasi cosa tu intenda, non sono certe al 100% e neanche la coscienza e null'altro.
Questo non toglie che io posso sapere una cosa che in questo spazio-tempo (o in qualsiasi insieme, ambiente, universo etc.. preferisci) è valida al 100%


P.s. facci parlare con sto sommo pozzo di conoscenza che stai cercando di riportare, tu non sei in grado di riportare il suo messaggio ammesso che sia così interessante. Se lo è non avrò nessun interesse a cercare di metterlo in difficoltà, come non ne ho nel cercare di mettere in difficoltà te. Caso mai è tuo l'interesse che io cerchi di metterti in difficoltà, ma se non l'apprezzi non importa
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