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Vecchio 11-08-2007, 15.29.12   #6
Ray
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
il sentirmi ignorante rispetto a cose che non conoscevo.
Un po' è emerso dalle risposte precedenti... scusa Grey ma in questa frase che hai scritto io ci vedo un po' di confusione.

Il sentimento di inadeguatezza viene dal confronto che facciamo tra noi stessi e gli altri, non dalle cose che effettivamente ignoriamo. L'ignoranza è una cosa obiettiva. Se non so una cosa la ignoro. Se so che esiste e che la ignoro può darsi che mi sorga l'impulso di conoscerla e può darsi di no. Questo impulso può anche sorgere in me dalla constatazione che qualcun altro la conosce e dall'impressone che costui ne tragga qualcosa di utile. Ecco che magari anch'io desidero conoscerla.

Tutt'altra cosa è il raffronto che io faccio tra costui e me stesso. Direi anzi tra l'opinione immaginaria che ho di lui e quella che ho di me stesso, ma sta cosa c'entra solo marginalmente.

La vergogna di non sapere non sorge dal raffronto nei confronti della cosa che non so, ma dal raffronto nei confronti di chi eventualmente la sa e dall'idea immaginaria che questo sapere sia effettivo valore che, se costui possiede e io no, va a mio discapito.
In realtà va a discapito dell'idea che ho di me stesso... me stesso che "deve" essere perfetto così com'è senza sforzo di miglioramento... e quindi ogni constatazione che minaccia questa falsa certezza, minaccia lo status quo e la relativa "calma piatta"... si corre il rischio di mettere in discussione qualcosa... di li il fastidio.

Ben vengano sti fastidi...
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