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Vecchio 11-08-2007, 20.10.21   #9
onurB
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
E' da un pò che non metto per iscritto quello che mi passa per la testa... un pò per non alimentare la mia importanza personale... e un pò per quella orribile tendenza ad allinearmi ad un pseudo modo di vivere il forum... si perchè mi capita di scorprirmi pensieroso... non mi vedo subito... ma dopo poco mi accorgo di essermi fatto uno schema (falso) di come si dovrebbe vivere in città (Ermopoli)... come dice il proverbio "a camminare con lo zoppo si comincia a zoppicare"... ma in verità non cammino con i cittadini... penso e vedo in un sogno quello che voglio vedere... ed allora censuro il mio modo di essere... giudico non idoneo per la città... non scrivo quello che penso... questo a mio modo di vedere è mentire per primo a me stesso... poi ai cittadini.
Bene... capita di sentirmi ignorante in molti argomenti trattati in città... ad esempio non ho mai letto la Bibbia e i Vangeli... a stento riesco a ricordare i nomi degli apostoli... e per dirla tutta non ne sento il "bisogno" perchè trovo più interessanti altre cose...

Questo sentirmi inadeguato mi ha condizionato per molto tempo... direi che pure nella vita di tutti i giorni mi capitava di sentirmi ignorante per molte cose...

Poi la svolta... non una presa di coscienza a livello mentale... ma più in generale ho cominciato ad accettare questa inevitabile "mancanza"... non si nasce imparati... e se qualcosa non conosco posso sforzarmi di imparare... quindi quella inadeguatezza la posso sanare con l'impegno... studiando e leggendo no?...

La semplicità fà parte di me... non mi ritengo una persona "complicata"... anzi... a volte sono ingenuo... ma semplicità non è sinonimo di ignoranza... come credevo che fosse... semplicità è uno stato dell'essere che non usa molto la mente ma semmai il cuore ed il corpo... ma non per questo non è in grado di capire... di comunicare.

Questo mio scritto è più una lettera aperta... una "confessione"... per anni ho nascosto a me stesso questo "malessere"... il sentirmi ignorante rispetto a cose che non conoscevo.

L'inadeguatezza nasceva dal voler essere quello che non sono... o meglio a non accettare quello che sono... una persona semplice.
Se fossi vendicativo adesso dovrei farmi una grassa risata, invece sono permaloso e molte altre cose ma non vendicativo e quindi partecipo volienteri al tuo dilemma. Io credo, per esperienza, che una persona semplice vede nelle altre persone la stessa semplicità, se non conosce l'essere complicato non può vederlo nell'altro.
Ho conosciuto persone culturalmente molto interessanti che non avrebbero mai tentato di farmi sentire a disagio, altre invece povere di cultura come di umanità il cui scopo primario nella vita sembra cercar di far lucente quello che realmente non hanno.
Non sono d'accordo che per essere semplici non bisogna usare la mente, non bisogna lasciarla dominarci semmai, anche usando solo il cuore o il corpo ci si può complicare molto la vita, forse anche più.
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