Azzardo azzardatissimo
Alla luce dell'ultimo sogno e di come interpretare la figura femminile, stò pensando che è la mia idea di donna che stà morendo, di me come donna più precisamente.
Se interpretassi l'uomo, che sono nel sogno, come la parte razionale di me (dove peraltro ho trovato rifugio) e la donna come la parte emozionale mi salta subito agli occhi che, a differenza della bella signora della macchina, questa è grassa e goffa...rispetto a come la vediamo io e quelli della festa.
Gli altri la prendono in giro e la feriscono ma la sensazione che ho avuto (nei momenti in cui mi ci sentivo nel sogno) era che non ribattesse e non facesse nulla perchè sapeva che non reagendo avrebbe tolto gusto al dispetto e sarebbe finita prima.
Posso azzardare che la mia parte emotiva, femminile, è nel tempo stata criticata e sbeffeggiata dal "di fuori" (pensieri assorbiti) perchè non uniformata ai canoni comuni (la bellezza della ragione oserei definirla) perchè gli altri sono razionali come l'uomo che impersono. Io quindi non la accetto, la vedo brutta, inadeguata, non la difendo, non merita passare dei guai.
Solo in assenza degli altri, e a notte fonda, scopro la bellezza, l'eleganza e la saggezza di questa parte che mi conduce nell'acqua, nell'emozionale appunto.
Non so ancora dare un valore ai cosini rossi ma è sicuramente un qualcosa di nascosto nell'emotivo che posso iniziare a vedere solo entrandoci dentro con l'ausilio di questa donna.
La sua morte m'intristisce, forse l'ho provocata per non tornare nell'acqua, anche se mi fà pensare che è strano che una parte emozionale sia andata a morire proprio nel suo mondo, nell'acqua.
O forse è morto o stava morendo il modo in cui io la vedevo...
