Discussione: rassegnazione
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Vecchio 10-02-2010, 14.50.57   #36
Ray
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Se rassegnarsi vuol dire rimettersi ad una volontà più grande (o sulla quale comunque non abbiamo potere), non credo si possa parlare di rassegnazione se questa volontà coincide con la mia, o non solo almeno, così come se mi rimetto a una volontà più piccola parlerei più di un accondiscendere o di un accontentare più che di un rassegnarsi. Comunque bon, forse son solo parole..
Son solo parole fino ad un certo punto. La questione è irrilevante per quanto riguarda il problema inerente la rassegnazione, però è interessante a livello osservativo e credo abbia una valenza per la comprensione completa di tutto il processo.

Concordo sulla non necessità della rassegnazione di fronte ad una cosa che coincide con la tua volontà, ma l'esempio non era esattamente così. Il quid è l'elemento novità, che implica necessità di cambiamento.

Se io voglio un milione e te lo vengo a chiedere sono già pronto al cambiamento e quando me lo dai salto a piè pari anche l'opposizione, oltre alla rassegnazione.
Se invece io non sono pronto e tu me lo offri, mi poni di fronte ad una richiesta di cambiamento. Non c'è una mia volontà pregressa, ma solo la possibilità di accordare la mia alla tua. Quindi passo per un millesimo di secondo per l'opposizione, che risolvo decidendo di volere anch'io quella cosa, mi rassegno al cambimento, magari con entusiasmo, e accetto il tutto.

Ok, ripeto, al lato pratico chissenefrega di questi particolarismi, ben venga il milione. Ma mi interessa stabilire se nel processo di accettazione di una novità/cambiamento si debba per forza passare per la rassegnazione, magari senza accenderla o se si possa invece percorrere altre strade (se ho centrato il problema in discussione).
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