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Vecchio 11-11-2007, 17.55.57   #18
jezebelius
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Originalmente inviato da gibbi Visualizza messaggio
Senza alcuna intenzione di appoggiare l'uno o l'altro schieramento politico , a semplice riprova di quanto ho detto sopra ossia della tendenza di ogni potere al governo di provvedere alla integrale riscrittura della disciplina contestata quale che sia , come se tutto quanto accaduto prima fosse radicalmente sbagliato per il solo fatto che l'aveva realizzato una diversa maggioranza e differente Governo ... [.........]
Forse sarebbe bastato favorire
l'incontro tra domanda e offerta
informatizzando seriamente tra loro prefetture , uffici del lavoro imprenditori
e quelle rappresentanze diplomatiche
e consolari previste dalla Bossi Fini .
In sostanza mettere in essere quelle modalità organizzative già
legislativamente previste e mai realizzate ....
Citazione:
Originalmente inviato da gibbi Visualizza messaggio
è conseutudine di questo paese condannare tutti gli strumenti esistenti , attribuendone la responsabilità all'inefficacia ora all'uno ora all'altro governo , si perde tempo ad attribuire colpe e non si analizzano mai le risorse che ci sono.
Citazione:
Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
L'Australia non consente nessun tipo di soggiorno oltre i 6 mesi turistici a alcuno che non abbia un regolare permesso di lavoro. Il datore di lavoro deve dimostrare che ha in carico il dipendente, quindi una sorta di sponsor, e al momento dello scadere del permesso di soggirono turistico ti vengono a cercare.. se non ti trovano emanano subito un qualcosa come un mandato di caccia all'uomo per rimpatriarlo. Perchè da loro funziona? Probabilmente per tutti i motivi già ben esposti, da loro funzionano e le stretture e inoltre mancano le sovrastrutture perecedenti che da noi son servito solo a pagare "mazzette" ma che una volta istituite buttar già n on è possibile, essendoci dentro non derrate alimentari ma esseri umani...
Probabilmente questo dell'Australia potrebbe servire da esempio anche per l'Europa ed in special modo per L'Italia. Credo, a mio modesto parere, che il tutto se da un lato parte - come ha detto Turi più su - da un mancanza di coscienza, dall'altro in questa mancanza ci si crogiola, fermandosi [ il politico ] a ciò che, secondo un punto di vista generico, può risultare una ( ipotetica ) soluzione al problema.
Parto continuando da un presupposto.
Il Legislatore ha enormi difficoltà oggettive, secondo me. E' inusuale trovare un Organismo del genere che pone soluzioni che vanno bene in assoluto, però, qui in Italia, mi pare che al di la delle difficoltà vi sia, di fondo, una incompetenza che oltre a caratterizzarlo spesso, condiziona sia la via politica e sia i risultati che, attraverso questa, si ha la pretesa di raggiungere.
Possiamo dire che di norma il " grande" strumento che possiede chi è deputato a Legiferare è mal utilizzato o, il che è peggio, ben indirizzato a fini personalistici in senso ampio naturalmente.
Come dice Gibbi ed al di la del discorso prettamente politico/partitico, si tende a criticare arrivando talvolta anche a rinnegare, da parte di qualsivoglia coalizione o governo, le azioni precedentemente svolte. Oddio...non dico che non ci si debba armare di sana critica ma c'è anche chi lo fa per " partito preso"( al di al del partito politico di appartenenza ovviamente ) e non partendo da quel che di buono è stato fatto, anzi gettando, poi, a mare tutto.
Per non parlare in via conseguenziale delle " strutture" volte alla realizzazione dei fini che la Legge individua. Enormi passaggi che molto spesso, successivamente, si trasformano in veri e propri calvari per l'attuazione alimentando la macchina burocratica.
Il tutto poi conduce ad un sistema stagnato secondo me, il che produce, a sua volta, risultati che sono sotto gli occhi di tutti: "questa legge non è buona, buttiamola" !
Insomma, mi fermo poichè è gia lungo, quel che mi viene da dire, in conclusione, è che sicuramente questo non è soltanto un aspetto che va analizzato dal lato specificamente politico ma anche, nel complesso, va presa in considerazione la percezione che il cittadino ha della sicurezza e non di meno della immigrazione, vale a dire come valuta, a livello sociale, questi due aspetti che in definitiva, alcuni mettono in stretta correlazione.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”

Ultima modifica di jezebelius : 11-11-2007 alle ore 17.58.31.
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