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Vecchio 15-04-2009, 09.47.42   #31
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Confondi la miglior oggettività possibile comunemente con la vera oggettività.

Se tutti riconoscessero ciò che è oggettivo potremmo chiudere il discorso qui, invece quello di cui parli te è la media delle percezioni della massa. Cioè se tot persone vedono una cosa in un certo modo allora quella cosa è così. Però questa non è la verità, quel gruppo di persone (anche fosse quel gruppo tutte le persone della terra) potrebbe comunque essere collettivamente condizionato da qualcosa.
Insomma l'oggettività esiste prima della percezione delle persone e non è una cosa che può adattarsi in nessun modo a tali percezioni.

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io non ho scritto da nessuna parte che la prima volta che osserviamo una cosa l'osserviamo oggettivamente, ho scritto che le volte dopo siamo di solito condizionati, se non facciamo uno sforzo per non lasciarci condizionare.
Il problema che giustamente fa notare Nike è che questo sforzo sembrerebbe coincidere con una perdita della nostra identità. In sostanza la perdita di tutti i punti di riferimento che si hanno fino a quel momento. Ma io non intendevo questo, o meglio intendevo che è possibile vedere con occhi nuovi elementi già visti e allora osservare attentamente ogni più piccolo particolare fin quando l'energia della nostra attenzione ce lo permette.

Questo è l'altro parametro per vedere oggettivamente, occorre l'occhio del bambino, l'energia dell'adulto e poi l'esperienza del vecchio se proprio vogliamo dirla tutta. Perchè esperienza reale significa che alcune parti le abbiamo già osservate e non vanno necessariamente sostituite... il problema che di solito invece osserviamo con semplice e frammentaria memoria, quindi siamo convinti di aver già visto e/o capito una cosa mentre invece l'abbiamo scartata dalla prima vista e non l'abbiamo mai osservata attentamente, il tutto inconsciamente.
Caspita Uno e' verissimo , ma questa e' una cosa difficile a dir poco , e' veramente scalare una montagna molto molto alta.
Perche' noi vediamo le nostre cose sempre in un quadro che non e' reale , che e' il nostro quadro soggettivo , sicche' l'errore diventa quasi e senza quasi inevitabile nel confronto con l'altro .
Ecco , a posteriori e' possibile se si sta attenti vedere quanto si sbagliava nel valutare le cose e pian piano costruire l'oggettivita' necessaria ad affrontare l'evento futuro .
Che mai sara' uguale al precedente.
Per cui necessita anche una certa qualita' d'intuito e di analogia nel valutare fatti diversi e la capacita' di domare le belve che stanno dentro di noi e che ci fanno sbagliare........ ma anche vivere,
vedi la pantera di Dafne ECC. ECC.
Che difficile ......
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