Discussione: Primo maggio
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Vecchio 27-04-2007, 20.12.07   #4
jezebelius
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Insomma cosa si vuole sottolineare col festeggiare il primo maggio? La diversità o l'uguaglianza dei diritti?
Beh..forse entrambi mi sa...
Credo che col passare del tempo, il far festa in questo giorno, o in altro in altrettante festività, si sia perso il " senso ".
In parecchi si festeggia o perchè è rosso sul calendario o al massimo perchè si è dipendenti di qualche azienda.
Ma il senso quale è se ancora esiste?
In questa epoca mi sa che si voglia sottolineare appunto l'uguaglianza pure essendo diversi, come nel caso postato da Uno nell'esempio del tassinaro:

Citazione:
....... il mio interlocutore cominciò a discutere di handicap, ma diversamente da quanto aveva fatto prima, ........ fece esplicito riferimento ai diritti che la società non assicura, a chi non è perfettamente autosufficiente.
Un discorso ....... che terminava più o meno con le seguenti parole: "Tutti devono avere il diritto di andare dove vogliono, sia che abbiano le gambe buone, sia che siano storpi come lei".
Al termine di questa frase vidi il tassinaro che mi fissava dallo specchietto retrovisore, in attesa di un cenno di assenso da parte mia. Momento di panico: voglia incontenibile di ridere repressa a forza, poi respiro profondo nel tentativo di recuperare l'aria più naturale possibile, e farfugliamento, un "certo, ha ragione" strozzato da due serie di convulsioni da scompiscio.
............... nel dizionario a mia disposizione la parola "handicap" si trovava tra "hamburger" e "hangar", ed era così definita: "menomazione fisica o psichica che mette la persona in condizione d'inferiorità".
Inferiorità: ecco cos'è che non mi convinceva. Non contento continuai le ricerche e trovai: "storpio: chi ha braccia o gambe mal conformate", una definizione semplice che prendeva in considerazione solamente l'aspetto fisico, ma che non conteneva alcuna connotazione dispregiativa. .....................
Ciò che mi colpiva nelle parole del tassista è che avesse usato un termine medievale all'interno di un discorso tutto sommato moderno. La mozione dei senatori preoccupati per le sorti dei cittadini "infelici" conteneva invece uno strano miscuglio di terminologia moderna e antica che tradiva un malcelato imbarazzo nei confronti dell'argomento. Insomma, mentre la prima frase affermava l'uguaglianza dei diritti, la seconda sottolineava la diversità, fornendo dei giudizi di valore quanto meno discutibili.
Una diversità vissuta e basata sulla dualità: Padroni ed operai. Appunto un discorso, quello attuale sulla classe operaia e sul moderno " latifondista " che tradisce un imbarazzo che si tenta di nascondere?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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