Discussione: Io Corpo
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Vecchio 28-02-2006, 19.28.00   #1
Uno
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Predefinito Io Corpo

L'ho scritto sull'altro forum che frequento (riflessioni) ispirato da un momento particolare, ma volevo dividere un ricordo anche con voi:

Da bambino ho iniziato a conoscere il corpo ogni volta che mi facevo male o che qualcosa entrava in squilibrio, avevo fame e sapevo che io ero qualcosa che doveva mangiare, mi faceva male la pancia e sentivo una pressione e sapevo che ero qualcosa che doveva andare in bagno, poi ho iniziato ad esplorare questo corpo con i mezzi a mia disposizione, il tatto, la bocca (sempre tatto è in questo caso.. ma assume anche altri valori) e ho scoperto che qualcosa... un "me" esisteva anche quando non mi facevo male o avevo problemi.
Dopo ho cercato di trovare i confini tra questo me e il mondo esterno, ho scoperto che non posso stare in due posti insieme e che con la bocca non potevo mangiarmi tutto, con il tatto lo stesso, l'olfatto poteva sentire un mio odore ma non tutto me, con l'udito potevo sentire solo alcuni rumori che provocavo ma questi non erano tutto me.
Mi rimaneva la vista, ma scopri presto che per quanto giravo il collo e gli occhi non potevo vedermi tutto.... e allora scoprii gli specchi, anzi il mio iniziatore è stato uno specchio da armadio nella camera dei miei, dopo un pò di prove ho capito che quella nello specchio era la mia immagine... non ero io... non era quel me che cercavo di vedere intero ma me ne dava l'idea, potevo seguire con lo sguardo tutti i contorni del mio corpo, quello che in quel momento era il "me".
Meno male che dopo averci giocato mezza giornata ho capito diverse cosette, per quanto mi contorcessi una zona di me rimaneva sempre oscura, avrei potuto utilizzare una combinazione di altri specchi (questo lo so ora, quella volta ero un bambino.. attento osservatore ma mica un avatar) ma mai avrei potuto, ne potrò vedermi tutto intero in quel modo.
Adesso capisco perchè usavo la bocca... volevo mangiarmi... volevo entrare in comunione con me stesso, se ci fossi riuscito mi sarei visto dall'interno, mi sarei Compreso tutto.
Che intelligente che ero.... come tutti i bambini... poi quel bambino che da qualche parte è sempre stato in me ha suggerito: "perchè non provi a fare qualcosa di simile immaginando che il tuo corpo sia tutto l'universo? Ricordati però che in questo universo c'è anche il tuo corpo di carne... sempre da quello devi cominciare" Ma questa è un'altra storia...


Non ho velleità di romanziere, vi ho raccontato realmente alcuni brandelli della mia vita... so già che da una parte ne sarò contento, dall'altra mi pentirò... (non qui, non di tutti) del resto anche se ho visto la parte che rimaneva nascosta nel riflesso dello specchio... questa esiste ancora... so come è fatta.. questo è bene.. ma sempre sarà complementare a quella visibile.
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